LATINA - Era "scomodo" per molti ma benvoluto dalla gente. Basta andare sui social network e leggere cosa dicevano i cittadini comuni dopo le aggressioni subite dall'avvocato Mario Piccolino.
Oggi lo hanno
ucciso nel suo studio, in via della Conca lo avevano già aggredito nel 2009 e per quella vicenda era stato rinviato a giudizio Angelo Bardellino. Tre anni dopo, di fronte alla sua abitazione, avevano fatto trovare teste di pesce mozzate. Un altro chiaro avvertimento. Ma con il suo blog e la sua macchina fotografica l'avvocato non si era mai fermato. Ironia, irriverenza, ricerca della verità, qualche battuta, denunce di situazioni illegali. Non guardava in faccia nessuno, l'avvocato, e per questo aveva la stima dei cittadini. Oggi lo hanno messo a tacere.
Secondo una prima ricostruzione un uomo ha suonato allo studio, in via Conca, e quando l'avvocato ha aperto ha sparato alla testa con una pistola ed è fuggito. Testimone del delitto un ingegnere con il quale Piccolino divideva lo studio. Gli investigatori della polizia e quelli dei carabinieri stanno ricostruendo l'accaduto.