Latina, coltivazione di cozze a Lago Lungo: no del Comune di Sperlonga, ora decide la Regione

Latina, coltivazione di cozze a Lago Lungo: no del Comune di Sperlonga, ora decide la Regione
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Venerdì 27 Marzo 2015, 10:00 - Ultimo aggiornamento: 11:47
Potrebbero diventare come quelle della fotografia le acque di Lago Lungo qualora la Regione Lazio non tenesse in considerazione il parere del Comune di Sperlonga che ha votato contro la coltivazione delle cozze proposta dalla cooperativa campana "Mitilflegrea". Secondo la giunta infatti, che ha bocciato la proposta all’unanimità, «l’istallazione dell’impianto di mitili bivalvi, tenuto conto delle correnti marine aventi direzione nord-sud, potrebbe creare problemi alla trasparenza e limpidezza dell'acqua, facendo conseguentemente derivare danni all'attività turistica, sia della città di Sperlonga che dei comuni limitrofi».



Il timore maggiore, secondo quando si apprende dalla delibera di giunta, è che la perla del Tirreno possa perdere la bandiera blu, fonte di inestimabile guadagno grazie al turismo dal 1997 al 2014 senza soluzione di continuità. Benché le correnti e la conformazione stessa della città, le cui spiagge più belle sono custodite all’interno di tre insenature, potrebbero non essere in alcun modo danneggiate dagli impianti, il Comune sente di non poter correre questo rischio per il bene di tutti coloro che a Sperlonga vivono di turismo. Tra alberghi, ristoranti, stabilimenti ed il business che ne deriva parliamo quindi del 90% della popolazione. Ma non solo, la coltivazione di cozze finirebbe per danneggiare, secondo la giunta, anche i comuni confinanti di Fondi e Gaeta.



La questione, come raramente accade in città, vede tutti d’accordo: tanto l’opposizione i cui consiglieri negli ultimi giorni sono stati autori di diversi esposti, quanto la maggioranza che ha espresso in maniera forte e determinata il suo voto sfavorevole. Del resto, anche se Sperlonga vanta servizi ineguagliabili sulla costa tirrenica, tra le su caratteristiche principali c’è proprio la pulizia e la trasparenza delle acque, grazie ad un potentissimo servizio di depurazione ma anche per via delle sue sorgenti naturali che garantiscono un costante e massiccio riciclo d’acqua. L’ultima parola, tuttavia, spetta proprio alla Regione Lazio che si è già espressa positivamente per quanto riguarda il parere paesaggistico.