E’ subito scattata un’indagine lampo che ha portato all’arresto dei coltivatori, due incensurati di Monte San Biagio che ogni giorno si recavano a lago per far crescere sane e forti le loro piantine dai frutti d’oro. Ancora da quantificare gli eventuali proventi una volta che la cannabis sarebbe stata immessa sul mercato ma si tratta comunque di cifre stratosferiche. I due monticellani sono stati arrestati e trasferiti presso il carcere di Latina. Le piante sono state sradicate e sequestrate.
Latina, scoperta foresta di canapa sulle rive del lago di Fondi
di Barbara Savodini
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Martedì 7 Luglio 2015, 11:08 - Ultimo aggiornamento: 8 Luglio, 12:06
LATINA - I carabinieri di Monte San Biagio hanno individuato sulle rive del Lago di Fondi una vera e propria foresta di canapa. L’incredibile scoperta è avvenuta grazie ad una serie di controlli mirati che nei giorni scorsi si sono concentrati sulle sponde del bacino lacustre. In un zona piuttosto impervia e circondata da rovi e arbusti rigogliosi, i militari coordinati dal luogotenente Michelangelo Nania e dal maresciallo Ciro Lista si sono trovati davanti oltre 100 piante di canapa, alte oltre 2 metri ognuna.
E’ subito scattata un’indagine lampo che ha portato all’arresto dei coltivatori, due incensurati di Monte San Biagio che ogni giorno si recavano a lago per far crescere sane e forti le loro piantine dai frutti d’oro. Ancora da quantificare gli eventuali proventi una volta che la cannabis sarebbe stata immessa sul mercato ma si tratta comunque di cifre stratosferiche. I due monticellani sono stati arrestati e trasferiti presso il carcere di Latina. Le piante sono state sradicate e sequestrate.
E’ subito scattata un’indagine lampo che ha portato all’arresto dei coltivatori, due incensurati di Monte San Biagio che ogni giorno si recavano a lago per far crescere sane e forti le loro piantine dai frutti d’oro. Ancora da quantificare gli eventuali proventi una volta che la cannabis sarebbe stata immessa sul mercato ma si tratta comunque di cifre stratosferiche. I due monticellani sono stati arrestati e trasferiti presso il carcere di Latina. Le piante sono state sradicate e sequestrate.