Agenzia trapianti Lazio, al vertice
dentista e ferroviere. Tar sospende nomine

Agenzia trapianti Lazio, al vertice dentista e ferroviere. Tar sospende nomine
di Marco Giovannelli
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Venerdì 9 Marzo 2012, 13:11 - Ultimo aggiornamento: 2 Aprile, 19:28
ROMA - Cambiano i vertici dell’Agenzia trapianti del Lazio e la designazione-nomina diventa un caso politico. C’ un limite a tutto, sbotta Giuseppe Scaramuzza, segretario regionale di Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato, dopo aver letto i curricula di quello che dovrebbe essere il nuovo presidente e dei due nuovi vicepresidenti.



Dalla Lista Polverini all’Agenzia trapianti. Il presidente designato-nominato è Gaetano Marcello, odontoiatra, candidato non eletto nella lista Polverini nelle elezioni del maggio 2011 per il rinnovo del Comune di Pomezia, residente a Guidonia. Il vice presidente di maggioranza è Pietro Alimonti medico dell’ospedale Villa San Pietro. Il vice presidente di opposizione è Aldo D’Avach che proviene dalla Cgil trasporti, è stato poi nel settore sanità e infine nel consiglio di amministrazione dell’Agenzia regionale per la sanità.



Non hanno i requisiti. «Non hanno i requisiti, chiediamo l’immediato ritiro del decreto - aggiunge Scaramuzza -. Siamo scandalizzati e preoccupati per la sicurezza dei pazienti in attesa di trapianto. Nominare un dentista e un ferroviere della Cgil alla carica rispettivamente di presidente e vicepresidente non è accettabile. C'è un limite a tutto. E' davvero così difficile in questo Paese far valere il merito e le competenze senza nessuna appartenenza partitica? E poi la nomina è avvenuta senza nessun curriculum accessibile. Chiediamo che si rendano pubblici sul sito della Regione i curricula per essere smentiti. Queste nomine ci fanno pensare a un vero e proprio accordo tra maggioranza ed opposizione ed in particolare con il Partito Democratico».



Cosentino: inaccettabile lottizzazione. Nel Pd c'è chi si ribella. «La lottizzazione squalificata delle nomine per l'Agenzia dei Trapianti del Lazio fa cadere le braccia. I trapianti sono una cosa seria, la politica regionale no. Spero che il governo abbia la sensibilità di intervenire». Lo dichiara in una nota il senatore Lionello Cosentino, capogruppo Pd nella commissione d'inchiesta del Servizio sanitario nazionale ma anche ex assessore regionale alla sanità nel periodo 1995-2000.



Regione: non è una nomina ma designazione. «Non è stata effettuata alcuna nomina - precisa una nota della Regione Lazio -. Il decreto a cui si fa riferimento esprime una mera designazione da parte del Consiglio regionale che deve essere sottoposta alla presidenza della Giunta regionale per verificare la rispondenza o meno ai requisiti necessari». Il decreto è stato già pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Lazio, a pagina 5 con il titolo “Designazione di tre esperti per la nomina del presidente e di due vice presidenti dell’Agenzia regionale per i trapianti e le patologie connesse”. Il bollettino è quello numero 9 del 7 marzo.



L’attuale presidente. L’attuale presidente è il professor Carlo Umberto Casciani, chirurgo, precursore dei trapianti in Italia. Con i professori Cortesini e Stefanini realizzò il primo trapianto di reni a Roma e terzo in Europa. E’ stato tra i fondatori Tor Vergata e dell’università L’Aquila.



Il ricorso al Tar: accolta la sospensione delle nomine. Questa sera il Tar ha accolto la richiesta di sospensione del provvedimento di nomina rinviando alla camera di consiglio del 28 marzo per la discussione in camera di consiglio. Il ricorso era stato presentato questa mattina con una richiesta “cautelare urgente”, insomma la sospensiva del provvedimento. «Quello della Regione è un provvedimento ambiguo. Ci sono numerosi vizi procedurali con difformità rispetto alla Statuto dell’Agenzia - spiega l’avvocato Gianluca Piccinni che tutela gli interessi del professor Casciani -. Si gioca con le parole designati e nominati. Nello Statuto dell’Agenzia trapianti prevede all’articolo 6, comma 4, si legge: “il presidente e vice presidenti sono nominati dal consiglio regionale con voto limitato a due (significa due alla maggioranza e uno all’opposizione, ndr) tra esperti di riconosciuta competenza e qualificazione scientifica in materia di trapianti”. Secondo noi i designati-nominati non hanno i requisiti».



Rodano: intervenga Balduzzi. «Mi auguro che intervenga tempestivamente anche il ministro Balduzzi, prima della firma della delibera d’insediamento. Mi auguro che anche il ministro chieda l’accesso ai curricula, perché se è vero che il Servizio sanitario regionale del Lazio è sotto costante osservazione, sarebbe anche auspicabile che ad evitare nuovi errori», dice Giulia Rodano, consigliere regionale dell'Idv.



Un nominativo non ha requisiti, designazioni pubblicate per errore. «In merito al decreto di designazione dei vertici dell'Agenzia regionale per i trapianti, si precisa che il provvedimento è stato rinviato, già nelle settimane scorse, al presidente del Consiglio regionale dagli uffici della presidenza della Giunta». Lo comunica una nota della Regione Lazio. «La nomina del presidente è di esclusiva competenza della presidente della Regione Lazio, Renata Polverini. Riguardo invece i due vicepresidenti designati dal Consiglio regionale, uno dei nominativi indicati non risulta chiaramente in possesso dei requisiti richiesti dalla normativa vigente». «La pubblicazione sul Burl del decreto del presidente del Consiglio regionale, Mario Abbruzzese è stato frutto di mero errore degli uffici e non ha alcuna valenza di nomina».



Arrabbiati i direttori dei centri trapianti del Lazio. Sono arrabbiati e senza parole i sei direttori dei Centri trapianti degli ospedali del Lazio per la designazione, propedeutica alla nomina, dei vertici dell'Agenzia regionale dei trapianti del Lazio, resi noti ieri. Per questo hanno indetto una riunione lunedì prossimo, in cui elaboreranno un documento da inviare al ministro della Salute, Renato Balduzzi, e alla presidente della regione Lazio, Renato Polverini.
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