Centinaia di messaggi al giorno, telefonate anche notturne, pedinamenti, minacce, ingiurie, danneggiamenti, sino ad arrivare alla violenza fisica, fatta di calci e pugni.
Minacce che, secondo la polizia che ha condotto le indagini, non erano limitate all'ex compagna ma rivolte anche ai suoi familiari, amici e colleghi.
"La vittima oltre a dover cambiare numero di cellulare, ad uscire di casa sempre accompagnata da qualcuno, per paura di essere aggredita, aveva subito anche il licenziamento dal suo precedente datore di lavoro, proprio a causa delle scenate fuori del locale da parte del giovane che avevano coinvolto gli avventori", hanno spiegato dalla Questura.
In alcuni casi le esplosioni di rabbia e violenza dell’uomo sarebbero sfociate nel danneggiamento del cellulare della donna, dei citofoni del palazzo dove abita, delle macchine posteggiate nelle adiacenze della sua abitazione, o di alcuni arredi dei locali dove la malcapitata lavorava.
Dopo l’ultima informativa all’autorità giudiziaria della Polizia, in occasione dell’arresto dell’uomo a seguito dell’ennesima condotta persecutoria, il giudice ha disposto l’applicazione nei suoi confronti della misura di sicurezza dell’assegnazione ad una casa di cura e di custodia.