Il corpo di Davide Fanone era ombreggiato dalle piante, altrimenti, in condizioni di sole, sarebbe stato discretamente visibile da coloro che percorrevano l'arteria. La corda stretta al collo del 40enne repertata dagli investigatori, alquanto lunga e usurata, sembrerebbe di quelle comunemente usate nell'edilizia. L'operaio soffriva di diabete e ultimamente si era sottoposto a una dieta, perdendo circa 20 chili. I risultati della cura dimagrante li aveva mostrati con orgoglio attraverso alcune foto postate sulla sua pagina di Facebook. Gli amici di Davide Fanone, increduli di quanto accaduto, mostrano dubbi sul fatto che l'affezionato «Serpico», abbia potuto compiere un gesto estremo. Infatti, molti di loro, in una sorta di indagine parallela, si sono recati a Pescasseroli chiedendo dettagli sulla vicenda. Il cadavere di Davide Fanone non presentava apparenti segni di violenza. Resta quindi, l'ipotesi di suicidio, avanzata dai carabinieri, anche se si indaga in maniera approfondita per accertare i motivi che avrebbero indotto l'uomo a compiere l'azione finale. La sua salma si trova attualmente nell'obitorio di Sulmona a disposizione dell'Autorià giudiziaria. Oggi, probabilmente, si deciderà in merito all'esame autoptico. Ricostruendo la giornata di Fanone prima di morire, lo vediamo intorno alle 9.30 di sabato, prendere un caffè in un bar di Gallinaro, dove viveva con la sua compagna da circa 8 mesi. Poi, di lui, nessuna traccia. A qualcuno avrebbe detto che si sarebbe recato dal meccanico. Il pomeriggio la denuncia di scomparsa da parte dei familiari, fino all'individuazione del cadavere.
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