Frosinone, morto impiccato
a Pescasseroli: gli amici
non credono al suicidio

Frosinone, morto impiccato a Pescasseroli: gli amici non credono al suicidio
di Sonia Paglia
2 Minuti di Lettura
Martedì 15 Luglio 2014, 13:00 - Ultimo aggiornamento: 17:31
Continuano le ricerche della motocicletta di colore nero con i cerchi gialli, appartenente a Davide Fanone, 40 anni, originario di Settefrati, operaio edile soprannominato Serpico, trovato sabato scorso esanime con una corda appesa a un albero e stretta al collo in posizione genuflessa. Davide Fanone, in sella alla moto, si sarebbe spostato dal Lazio per raggiungere Pescasseroli, attraversando Forca d'Acero. Per il ritrovamento sono impegnati i Carabinieri della stazione di Pescasseroli coordinati dal maresciallo Walter Giganti, i Guardiaparco e gli agenti del Corpo Forestale dello Stato. Si cercano anche gli effetti personali della vittima. Il corpo senza vita di Fanone stato scoperto da un cameriere di Pescasseroli mentre portava a spasso il suo cane, intorno alle 19.30. L'ora del decesso dell'operaio ciociaro, risalirebbe alle ore 17, quando nella cittadina del Parco nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise, si era scatenato un forte temporale e nel momento in cui si stava svolgendo una gara podistica. La zona dove era posizionato il cadavere, si trova in un bosco chiamato Vallone Siriente, a pochi metri dalla strada che conduce agli impianti sciistici Monte Coste delle Vitelle.

Il corpo di Davide Fanone era ombreggiato dalle piante, altrimenti, in condizioni di sole, sarebbe stato discretamente visibile da coloro che percorrevano l'arteria. La corda stretta al collo del 40enne repertata dagli investigatori, alquanto lunga e usurata, sembrerebbe di quelle comunemente usate nell'edilizia. L'operaio soffriva di diabete e ultimamente si era sottoposto a una dieta, perdendo circa 20 chili. I risultati della cura dimagrante li aveva mostrati con orgoglio attraverso alcune foto postate sulla sua pagina di Facebook. Gli amici di Davide Fanone, increduli di quanto accaduto, mostrano dubbi sul fatto che l'affezionato «Serpico», abbia potuto compiere un gesto estremo. Infatti, molti di loro, in una sorta di indagine parallela, si sono recati a Pescasseroli chiedendo dettagli sulla vicenda. Il cadavere di Davide Fanone non presentava apparenti segni di violenza. Resta quindi, l'ipotesi di suicidio, avanzata dai carabinieri, anche se si indaga in maniera approfondita per accertare i motivi che avrebbero indotto l'uomo a compiere l'azione finale. La sua salma si trova attualmente nell'obitorio di Sulmona a disposizione dell'Autorià giudiziaria. Oggi, probabilmente, si deciderà in merito all'esame autoptico. Ricostruendo la giornata di Fanone prima di morire, lo vediamo intorno alle 9.30 di sabato, prendere un caffè in un bar di Gallinaro, dove viveva con la sua compagna da circa 8 mesi. Poi, di lui, nessuna traccia. A qualcuno avrebbe detto che si sarebbe recato dal meccanico. Il pomeriggio la denuncia di scomparsa da parte dei familiari, fino all'individuazione del cadavere.

© RIPRODUZIONE RISERVATA