Ferito a morte nella rapina in casa, caso archiviato

Ferito a morte nella rapina in casa, caso archiviato
2 Minuti di Lettura
Giovedì 30 Ottobre 2014, 08:42 - Ultimo aggiornamento: 15:12
La notizia era nell'aria da diverso tempo, ma ora è arrivata in città l'ufficialità. I giudici del Tribunale di Frosinone, hanno archiviato il caso di omicidio relativo alla morte di Giacomo Caponera, il pensionato di Ferentino massacrato di botte, insieme alla moglie, durante una rapina messa a segno all’interno della sua abitazione il 27 aprile 2012. Una notizia che ha turbato in queste ore la città di Ferentino che non vuole dimenticare quanto accaduto e, chiede giustizia per la tragedia avvenuta un anno fa con l’uomo che è morto all’Umberto I di Roma a giugno 2012 in conseguenza delle gravi ferite riportate dopo la rapina avvenuta la notte tra il 27 ed il 28 Aprile del 2012. Quella sera, secondo la ricostruzione dei carabinieri, tre malviventi entrarono nell’abitazione del Caponera e di sua moglie, Assunta Bellotti, che vennero rapinati e massacrati di botte per sole duecento euro. A distanza di due anni e mezzo gli autori della rapina non sono stati ancora scoperti ed i giudici hanno deciso l'archiviazione. I dati e gli indizi raccolti dai carabinieri della Compagnia di Frosinone non sarebbero sufficienti per mandare a processo i presunti responsabili. Per il caso non ci sono mai stati indagati. Le indagini (alcune anche aperte nel nuovo periodo e riguardanti nuove piste) non si sono mai fermate da parte dei carabinieri del Reparto Operativo della compagnia di Frosinone e dei colleghi di Anagni ma la svolta non è mai arrivata. Ed ora c'è l'archiviazione. La rapina e l'omicidio ad oggi non ganno responsabili. La brutale rapina, avvenne in Via Stella Vado Rosso nelle campagne di Ferentino. Giacomo e la moglie rimasero in balia di tre rapinatori, incappucciati ma presumibilmente di giovane età, per più di un’ora, malmenati con calci e pugni. Giacomo fu colpito anche con il calcio di un fucile da caccia con il quale l’uomo aveva cercato di difendersi invano. I due coniugi, a seguito della rapina, rimasero feriti in maniera molto grave e per Giacomo, dopo poco più di un mese di sofferenza, non c’è stato nulla da fare. Per la moglie Assunta, fortunatamente, le cose sono andate in modo diverso: è uscita dall’ospedale Umberto I di Roma ed è tornata a vivere a Ferentino. Inizoalmente si pensava che i responsabili potessero essere tre stranieri della zona sui quali sono stati effettuati prelievi di dna ma trapelava anche l’ipotesi che nella vicenda poteva essere coinvolto un italiano che potrebbe aver passato utili informazioni ai rapinatori. Ma qualcosa non è andato come gli investigatori immaginavano ed è arrivata, almeno per ora l'archiviazione del caso. Vedremo se le indagini saranno riaperte e si possa arrivare presto ai responsabili dell'atroce rapina che ha sconvolto la città di Ferentino.