Ceccano, Castel Sindici
preda di vandali e incuria

Le mura del maniero imbrattate di vernice spray, ora rimossa dal Comune
di DENISE COMPAGNONE
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Lunedì 24 Novembre 2014, 13:58 - Ultimo aggiornamento: 25 Novembre, 12:30




In principio furono i discendenti di rame, scomparsi così, da un giorno all’altro. Poi vennero le panchine deturpate da una vernice spray blu sbiadito. La stessa - in versione nero altrettanto sbiadito -, spuntata, solo qualche giorno dopo, sulle mura antiche più di un secolo, a sancire una dichiarazione d’amore pure banale. Venerdì, infine, l’ultimo atto: all’apertura dei cancelli, uno dei faretti, disposti ad arte per illuminare al meglio l’antico maniero, era risultato irrimediabilmente spaccato. Dal lancio di una pietra. O chissà cos’altro. Il declino di Castel Sindici, a Ceccano, a solo un anno e mezzo dall’apertura del parco circostante dopo decenni di promesse, prosegue senza fine. Senza sorveglianza, senza controllo, senza manutenzione, lo splendido maniero, costruito dall’architetto Sacconi alla fine del XIX secolo, resta preda di vandali scatenati. Oltre che dell’incuria, come dimostrano i rifiuti sparsi, le foglie accatastate, i cartelli arrugginiti, divelti e poggiati sui muretti. Ben poco possono fare gli agenti della Polizia Locale, i dipendenti gli uffici comunali, i volontari della Protezione civile, se non cercare di porre subito rimedio agli sfregi, cancellando la vernice spray, ripulendo le panchine e sostituendo il faretto. A ben poco possono servire le polemiche che impazzano da settimane tra i cittadini. Senza un intervento diretto da parte del Comune, il problema di Castel Sindici resta. E via di questo passo, c’è da scommetterci, potrebbe portare ad una nuova chiusura del parco. La cittadinanza di Ceccano si ritroverebbe così con un’altra struttura in meno. Dopo la Mediateca, il Palasport, l’hortus conclusus, eccetera, eccetera.