Cattivi odori sulla Morolense, due aziende nel mirino dell'Arpa.

Cattivi odori sulla Morolense, due aziende nel mirino dell'Arpa.
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Lunedì 29 Settembre 2014, 16:36 - Ultimo aggiornamento: 17:30
La Procura della Repubblica di Frosinone sta indagando sui miasmi nella via Morolense in particolare nell'area compresa tra i comuni di Morolo, Patrica, Supino, Ferentino e l'area industriale fino a Frosinone. Emerge dai controlli dell'Arpa Lazio che ha inviato un dossier all'autorità giudiziaria che ora deciderà il da farsi. Il problema dei miasmi nella via Morolense va avanti da mesi, ma ancora non se ne conosce purtroppo la causa. A Ferentino, zona maggiormente interessata dal problema è in via di costituizione l'Osservatorio ambientale richiesto da un'azienda, mentre il capogruppo consiliare di Sel, Marco Maddalena ha chiesto un consiglio comunale ed ha pronta una mozione per interventi urgenti di tutte le Istituzioni. I controlli di Arpa e carabinieri non hanno fatto emergere responsabilità ma sono state trovate delle irregolarità in due aziende della zona. L'Arpa ha spiegato la situazione in una nota. “Relativamente alle lamentele della popolazione sulle molestie olfattive avvertite nel territorio dei Comuni di Morolo, Supino, Patrica e Ferentino, vi sono stati controlli. Dalle indagini condotte dal Servizio Agenti fisici aria impianti e rischi industriali della sezione provinciale Arpa Lazio di Frosinone, negli stabilimenti, a seguito dei numerosi esposti, sono emerse molteplici violazioni delle prescrizioni contenute nelle autorizzazioni alle emissioni in atmosfera in due aziende oltre alla presenza, all’esterno, di odori in una di esse. Di tali violazioni è stata informata l'autorità giudiziaria”. L'Arpa spiega inoltre come non ci siano ancora a livello nazionale, leggi specifiche in materia. “A livello nazionale mancano riferimenti normativi cogenti sui limiti di accettabilità delle emissioni odorigene il cui superamento comporta un disagio olfattivo. La determinazione di un odore, che nella stragrande maggioranza dei casi è composta da una miscela di sostanze, non è generalmente riconducibile alla sorgente emissiva per carenza di strumenti di misura” spiegato dall'Agenzia Regionale Protezione Ambiente. “I cosiddetti nasi elettronici- aggiunge l'Arpa- non sono dei veri e propri strumenti di misura, essi sono in grado di rilevare un determinato odore solo se preventivamente addestrati”. Per quntoriguarda gli esami delle acque del Fiume Sacco e dei suoi affluenti, l'Arpa Lazio Frosinone fa sapere che “le stazioni di monitoraggio della Regione Lazio, previste dalla DGR 44/2013 per il fiume Sacco, più vicine alla zona Morolense sono ubicate all’altezza del ponte pedonale di Ceccano (per il D. Lgs. 152/06, all. 1 – stato ecologico) e presso il ponte di Morolo (per il D. Lgs. 152/06, all. 2 – monitoraggio delle acque idonee alla vita dei pesci). I risultati delle analisi finora completate e consolidate dal laboratorio (riferite all’anno 2014, fino al mese di giugno compreso) e non consolidate (anno 2014, mese di luglio) non hanno evidenziato particolari situazioni di contaminazione, rispetto alle caratteristiche del corso d’acqua, rilevate negli anni precedenti, ad eccezione di campionamenti sul fiume Sacco - sito Ceccano ponte pedonale - nei quali è stata rilevata la presenza di esaclorocicloesano, già osservata nei monitoraggi degli anni precedenti, anche se in concentrazioni non eccedenti i limiti riportati dalla tab. 1/A del D.M. 260/2010 (standard di qualità nella colonna d’acqua per sostanze appartenenti all’elenco di priorità è stata trovata solo a Ceccano “presenza di esaclorocicloesano, già osservata nei monitoraggi degli anni precedenti, anche se in concentrazioni non eccedenti i limiti riportati dalla tab. 1/A del D.M. 260/2010 (standard di qualità nella colonna d’acqua per sostanze appartenenti all’elenco di priorità)”. In ultimo il Torrente Alabro, “la stazione di monitoraggio prevista dalla DGR 44/2013 è ubicata nel comune di Ferentino- conclude l'Arpa- in corrispondenza del Ponte strada ASI. I risultati delle analisi finora completate e consolidate dal laboratorio (riferite all’anno 2014, fino al mese di giugno compreso) e non consolidate (anno 2014, mese di luglio) non hanno evidenziato particolari situazioni di contaminazione, rispetto alle caratteristiche del corso d’acqua, rilevate negli anni precedenti”.