Il numero dei visitatori che ogni giorno hanno varcato i tornelli di Expo è cresciuto progressivamente soprattutto a partire dal mese di agosto, quando sono arrivati oltre 3 milioni di visitatori. A settembre e ottobre, invece, i record: il 26 settembre si è arrivati a quota 259.093 mila visitatori, il 10 ottobre è stato toccato il picco assoluto, 272.785 mila persone in un solo giorno. Mentre la settimana-record è stata registrata dal 5 all'11 ottobre, con 1.243.701 ingressi in 7 giorni. La quota stimata degli stranieri si aggira tra i 6 e i 7 milioni, un terzo del totale. «Dietro questo - come ha spiegato più volte parlando con i giornalisti il commissario unico, Giuseppe Sala - ci sono Milano e l'Italia, e un modello organizzativo nuovo pubblico-privato. Spero valga anche per il dopo e ho un suggerimento da dare a chi se ne occuperà. Se non si fa un'operazione pubblico-privato non si parte nemmeno».
Ed è arrivato anche il ringraziamento del premier Matteo Renzi. «Domani chiude l'Expo. Vorrei ringraziare tutti: lavoratori, visitatori, organizzatori. È stato il primo problema che ho trovato sul tavolo di Palazzo Chigi: gli scandali, gli arresti, le polemiche. Ci abbiamo creduto, tutti insieme. E ha vinto l'Italia, non il governo. Ricordo gli incontri in cantiere, alla Camera di Commercio, in città: pochi credevano possibile il miracolo. Ma questo paese è forte, solido, autorevole. E la nostra Italia è un'Italia coraggiosa, che non scappa davanti alle sfide, ma le affronta e le vince. Grazie Expo.
Viva Milano, viva l'Italia». È quanto scrive sulla sua bacheca facebook il premier Matteo Renzi in merito a Expo.
Il successo di Expo è stato «prima di tutto un successo di popolo - ha sintetizzato il ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina -. La vera svolta è stata nel sentimento popolare che questa grande esperienza è riuscita a generare». Secondo una prima indagine sul bilancio dell'evento elaborata da Coldiretti, gli italiani complessivamente hanno speso a Expo o per Expo 2,3 miliardi tra viaggio, alloggio, ingresso, consumazioni varie. Sono più di 140 i Paesi che hanno partecipato ufficialmente all'evento insieme a tre organizzazioni internazionali. In tutto, 54 i padiglioni costruiti dai Paesi, più 9 cluster che hanno ospitato tutti i Paesi che condividono colture particolari (riso, cacao e cioccolato, caffè, frutta e legumi, spezie, cereali e tuberi, bio Mediterraneo, isole e zone aride). I cluster hanno radunato oltre 70 Paesi e sono la novità assoluta dell'esposizione milanese. Nel corso dei sei mesi hanno visitato Expo circa 60 Capi di Stato e di Governo: da Putin alla Merkel, da Hollande a Cameron, da Netanyahu a Ban Ki-moon. In tutto le visite istituzionali sono state oltre 300. Il continente africano per la prima volta nella storia delle esposizioni universali è stato il più rappresentato, con 39 Paesi presenti, cioè circa un terzo del totale dei partecipanti. Sudan, Angola e Sudan con un loro padiglione, gli altri 36 nei cluster. A centinaia le gite scolastiche organizzate sul Decumano da scuole provenienti da tutta Italia. Alla fine in totale sono stati oltre 2 milioni gli studenti che hanno visitato Expo.
A detta di tutti, i bambini sono stati gli indiscussi protagonisti dei sei mesi espositivi: «Credo, senza esagerare, che si possa cominciare a pensare a una generazione Expo» ha detto Sala.
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