Alimentazione, secondo uno studio presentato all'Expo un italiano su tre è bocciato

Alimentazione, secondo uno studio presentato all'Expo un italiano su tre è bocciato
di Cristina Montagnaro
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Venerdì 4 Settembre 2015, 11:01 - Ultimo aggiornamento: 5 Settembre, 20:46
“L’uomo è ciò che mangia”. Lo sapeva bene il filosofo tedesco Feuerbach, sostenitore del legame inscindibile tra mente e corpo. Meno bene invece sembrano saperlo gli italiani, che in quanto a informazione alimentare sono carenti, anzi proprio bocciati. Solo uno su tre conosce la differenza tra proteine e vitamine, sono convinti che la calorie siano i grassi e che la dieta mediterranea sia un regime alimentare di solo pesce. Anche se dici Italia e pensi alla dieta mediterranea.



Questo il quadro, che è emerso dallo studio condotto in occasione di Feed Your mind- nutri la tua mente- il percorso espositivo sulla nutrizione, realizzato da Nestlè nel Padiglione Svizzero dell’Expo di Milano. Un viaggio che mostra come interagisce la psiche di fronte agli stimoli del cibo.



Sono stati intervistati più di 1.000 italiani, uomini e donne tra i 20 e i 60 anni. Tra le lacune più eclatanti: due su dieci sono convinti che i carboidrati stiano nelle verdure o siano dolci, il 34 percento fa confusione tra calorie e grassi. Per altri le calorie sono i grassi contenuti nel cibo. E il 19 percento è convinto che siano le vitamine.



Non se la cavano bene, neanche con la conoscenza dell’italiano e della terminologia corretta. Il metabolismo? Per il 34 percento è “una malattia che spinge a mangiare in abbondanza”.

L’ Italia è da sempre il paese del buon cibo, dei suoi prodotti di qualità e delle eccellenze enogastronomiche e della dieta mediterranea, ma gli italiani non sembrano conoscerle a sufficienza.

Di dieta mediterranea ne sa qualcosa solo il 18 percento, quasi il 40 per cento pensa sia una dieta a base di pesce e il 16 percento un’alimentazione da seguire solo d’estate.



I dati dello studio mettono anche in luce, che a sorpresa le più disinformate sono le giovani donne, mentre gli uomini si mostrano più ferrati e più curiosi della buona alimentazione.



Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.

La giusta composizione dei nutrienti necessari in un pasto equilibrato è formato da: 40 percento di carboidrati, 15 percento di proteine, 5 percento di lipidi, 30 percento di insalata e altre verdure, 10 percento di frutta e 3 bicchieri di acqua. Il numero ideale dei pasti sono 5: 3 principali e 2 spuntini.

E anche su come si fa a perdere qualche chilo di troppo e riacquistare la forma fisica, gli intervistati sono bocciati. Perché o si affidano ai consigli di un amico, o alla dieta del momento e quasi il 50 percento fa da solo, senza avere peraltro le conoscenze di base alimentari. Mentre gli specialisti ormai lo ripetano da sempre il segreto è: diminuire la quantità di cibo e fare movimento.



Maglia rossa anche per la conoscenza delle parole: il 17 percento non sa, ad esempio quanti siano i pasti bilanciati in una giornata e il 42 percento pensa che la dieta dissociata sia un regime seguito solo da un componente familiare.



La soluzione che invertirebbe questa tendenza, fanno sapere gli esperti, sarebbe più conoscenza, più attenzione a ciò che si mangia soprattutto in un paese come l’Italia, terra di eccellenze in cucina e nella struttura agroalimentare.