Prandelli: «Siamo un Paese vecchio,
Italia venuta agli Europei per cambiare»

Cesare Prandelli
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Lunedì 2 Luglio 2012, 19:57 - Ultimo aggiornamento: 20:15
ROMA - Possiamo essere orgogliosi di quest'Italia. Possiamo essere soddisfatti, abbiamo schierato una squadra propositiva e corretta. Sono le parole di Cesare Prandelli nella conferenza stampa tenuta oggi a Cracovia in Polonia in chiusura dell'avventura azzurra a Euro 2012. Un applauso lo accoglie al suo ingresso in sala stampa. «In cosa potevo essere più bravo? In finale avrei dovuto avere il coraggio di cambiare di più. Ma sarebbe stata una mancanza di rispetto per chi mi aveva portato in finale», aggiunge il ct.



«Siamo un Paese vecchio, con tante cose da cambiare. Noi siamo venuti all'Europeo per cambiare, per perseguire un'idea senza farsi condizionare dal risultato», ha continuato il ct azzurro, elogiando il progetto di due anni di nazionale. «Sappiamo di dover fare i conti con la logica del risultato che però non deve essere condizionante, bisogna avere la forza di credere in un'idea. Sicuramente troveremo difficoltà, dovremo abbinare l'aspetto del gioco alla necessità di risultato. In questi due anni abbiamo cercato di costruire una Nazionale con la mentalità di un club», ha aggiunto Prandelli, evidenziando la svolta attuata con il nuovo ciclo azzurro.



«Vincere l'Europeo avrebbe fatto bene, ma avrebbe tolto l'equilibrio a qualcuno: non siamo ancora pronti a vincere, quando lo saremo vinceremo e rivinceremo ancora, senza alti e bassi né disagi», ha detto ancora Prandelli.



«Accetto sempre la critica sportiva, ma non accetto attacchi personali per la presenza di mio figlio qui. Mi hanno ferito umanamente, in modo profondo. Non ci sono rimasto male, di più», ha poi sottolineato il ct azzurro, togliendosi dalle scarpe uno dei sassolini a cui ha fatto più volte riferimento durante Euro 2012. Nello staff della Nazionale è presente Niccolò Prandelli, preparatore. «Quando ho fatto le convocazioni, è stata messa in risalto la presenza di mio figlio. È un professionista, avevamo bisogno di una persona che si integrasse con il mio staff. Sono state fatte cose importanti, come dimostra il recupero degli infortunati. Mio figlio non ha fatto le vacanze, domani va in ritiro con il Parma», ha aggiunto.



«Pirlo verso l'addio? Mi auguro che giochi ancora per due anni, ne ha capacità, forza e credo anche voglia», ha detto ancora il ct.
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