Dalla riapertura del 22 dicembre scorso, infatti, i visitatori devono osservare una serie di passaggi prima di accedere agli ambienti che ospitano le due statue. È necessario, tra l'altro, sottoporsi, a protezione dei due bronzi, ad una sorta di «decontaminazione» attraverso l'accesso dapprima in una sala pre-filtro, dove vengono proiettati per ingannare l'attesa alcuni filmati sulla storia delle due statue: poi si passa in una sala-filtro dove è attivo un flusso d'aria che consente una sorta di vera e propria depurazione e ambientamento, sempre per garantire l'integrità dei guerrieri.
I visitatori, inoltre, possono accedere solo a gruppi di non più di venti persone. «I tempi di attesa e la particolare procedura - aggiunge Bonomi - non hanno provocato alcun problema da parte dei visitatori. E questo è un ulteriore elemento positivo. La coincidenza delle festività natalizie, poi, ha contribuito molto in termini di presenze. Tanti sono stati anche gli stranieri: già il primo giorno abbiamo avuto una folta comitiva di inglesi».
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