Moglie di un soldato taglia la gola alle figlie e poi chiama la polizia: «Sanguinano e piangono»

Christina Booth
di Federica Macagnone
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Martedì 27 Gennaio 2015, 16:49 - Ultimo aggiornamento: 29 Gennaio, 11:00

Ha tagliato la gola delle sue tre bambine mentre il marito era nella stanza accanto, poi ha chiamato la polizia per comunicare che le figlie sanguinavano e non smettevano di piangere.

Rimane un mistero cosa sia scattato nella testa di Christina Booth, 28 anni, moglie di un militare dell'esercito americano.

Domenica notte, intorno all'una, la donna ha portato la bambina di due anni e le gemelle di sei mesi in una camera della loro casa alla periferia di Washington, le ha stese sul letto e con un coltello ha tagliato loro la gola.

Poi, all'1.20, ha chiamato la stazione di polizia dicendo che le figlie stavano sanguinando e non smettevano di urlare e piangere.

Tommy Booth, il marito, sergente di stanza nella vicina Joint Base Lewis-McChord, in quel momento si trovava a casa, a pochi metri da quella stanza dove si stava consumando il dramma.

Quando la polizia è arrivata, le bambine erano riverse sul letto in una pozza di sangue: sono state trasportate d'urgenza al Mary Bridge Children's Hospital dove sono state sottoposte a un intervento. Adesso le piccole, che sono state affidate al Child Protective Services, sono in condizioni critiche ma stabili.

Christina e Tommy sono stati condotti alla vicina stazione di polizia. Dopo un lungo interrogatorio l'uomo è stato rilasciato, mentre sulla donna pendono tre capi di imputazione per tentato omicidio.

I vicini di casa la descrivono come una mamma amorevole, ma sottolineano come Christina sia cambiata con l'arrivo delle gemelle e con il ritorno, poco prima del parto, del marito che prima era in Afghanistan: era diventata scostante, le sue uscite si erano ridotte al minimo e aveva smesso di essere parte attiva nella comunità che conta molte famiglie con membri in servizio nell'esercito.

«Non avrei mai sospettato che potesse essere una persona capace di un gesto così terribile – ha raccontato Tiffany Felch, una vicina di casa - Non riesco nemmeno a immaginare a quale livello di stress potesse essere arrivata per agire in questo modo».

Non molto tempo prima del folle gesto, la donna aveva pubblicato su Facebook un'immagine delle due figlie più piccole. Poche parole, niente che potesse fare pensare al peggio: «Io cresco delle gemelle, qual è il tuo super potere?».