Marino sindaco, ecco la squadra
per il Campidoglio: tecnici e politici

Ignazio Marino sindaco
di Francesco Olivo
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Martedì 11 Giugno 2013, 08:52 - Ultimo aggiornamento: 09:03
ROMA - Non c’ neanche il tempo di raccogliere i bicchieri dello spumante. La prima sfida di Ignazio Marino sar la formazione della giunta, un passaggio gi di norma delicato, che con un tipo come il nuovo sindaco si carica di incognite. Quello che pare certo è che si tratterà della giunta più tecnica di sempre. «Ignazio non ha deciso», giura Roberto Tricarico, torinese, ex assessore alla casa con Chiamparino, alleato e amico di Marino.



Quando comincerà a pensarci, Marino potrebbe considerarlo per la giunta, vista l’esperienza amministrativa e la lontananza dalle beghe romane. Il conflitto in nuce è questo: da una parte il metodo Marino, ovvero il curriculum come unico criterio di scelta, «ne ho già ricevuti molti», dall’altra le pretese dei partiti, il Pd su tutti, che chiedono di entrare a far parte del governo della città. Come se ne esce? Il tavolo si aprirà già da oggi. La partita più importante si giocherà su quattro assessorati: mobilità e trasporti, urbanistica, bilancio e cultura.



Ed è probabile che su questi temi Marino terrà duro, imponendo dei nomi tecnici, autorevoli e magari non romani. Alla cultura per esempio si sta pensando a un direttore di un polo museale del nord, ma c’è anche Rita Paris, direttrice dell’Appia, candidata nella sua lista. Sull’urbanistica, l’ex capogruppo Marroni spinge per inserire i suoi (Ozzimo e Pedetti), ma potrebbe accontentarsi della presidenza della commissione.



IL NUMERO DUE

I politici ci saranno, ma non saranno la maggioranza dei componenti della squadra. Per ora ci sono i criteri: le donne e il merito. La casella di vicesindaco (un posto che potrebbe anche non essere centrale, dipende dalle deleghe) sarà assegnata a una donna. Una mediazione tra tecnici e politici potrebbe essere rappresentata da Andrea Mondello all’assessorato allo sviluppo, l’ex presidente della Camera di Commercio, ovvero una saldatura con quel modello Roma di cui fu protagonista. Possibile incarico anche per Gemma Azuni di Sel, tenace consigliera uscente che sfidò Marino alle primarie. Restando a Sinistra ecologia e libertà, alleato stretto del sindaco, sono alte le quotazioni di Luigi Nieri, politico con salde esperienze amministrative (è stato assessore regionale e comunale).



Una delega allo sport, se non un assessorato, potrebbe andare a Enzo Foschi, ex consigliere regionale, di fede zingarettiana (ma soprattutto giallorossa). Altro nome che gira è quello di Michela Di Biase, già capogruppo all’ex VII, compagna di Dario Franceschini, che ha preso più di 4.500 voti. Qualche incarico di rilievo, se non un assessorato, la presidenza del consiglio comunale, potrebbe essere destinato a Mirko Coratti, il più votato (Estella Marino a parte) del Pd, area popolare.
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