De Salazar ci ripensa, il consigliere municipale eletto due volte rinuncia a entrambi i seggi

De Salazar ci ripensa, il consigliere municipale eletto due volte rinuncia a entrambi i seggi
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Martedì 4 Giugno 2013, 19:26 - Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 05:48
ROMA - Insieme fino alla vittoria, aveva scritto su Facebook l'11 maggio scorso Francesco De Salazar. L'aspirante consigliere municipale, ex An ed ex La Destra, però ha voluto strafare e alle ultime elezioni si è candidato in due municipi diversi con due liste contrapposte, Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni nel II (Parioli - Nomentano) e Marchini nel XII (Monteverde). E' stato poi eletto in tutti e due e pensando di placare gli elettori presi in giro ha dato una intervista in cui si è giustificato parlando di «leggerezza» (la legge non vieta la doppia candidatura) e annunciando che avrebbe lavorato solo nel II Municipio per Fratelli D'Italia, dove ha raccolto 475 voti (contro i 3.746 presi come candidato presidente nel XII per la lista Marchini).



La furbata dell'aspirante multi-consigliere però non è passata inosservata e ha scatenato un po' di polemiche. Non solo: prima delle elezioni, dicono dalla lista Marchini, De Salazar aveva assicurato e messo nero su bianco in una dichiarazione protocollata all'ufficio elettorale circondariale che avrebbe rinunciato alla candidatura con Fratelli d'Italia, accettando solo quella con Marchini. ll contrario di quanto poi sbandierato alla stampa dopo la doppia elezione. La sua posizione era quindi ormai diventata insostenibile e cominciava a procurare qualche imbarazzo anche ai suoi sponsor. Da qui la decisione del passo indietro.



«Al fine di evitare la strumentalizzazione di un errore commesso in buona fede, senza l'intenzione di trarre vantaggio da una doppia candidatura, comunico che rinuncio all’ incarico da consigliere di entrambi i municipi (2° e 12°) pur potendo optare per uno dei due seggi - ha fatto sapere oggi De Salazar in una dichiarazione - . Continuerò il mio impegno civico indipendentemente dalle cariche elettive con la passione e la responsabilità che da sempre mi appartengono».



«La decisione di Francesco De Salazar di rinunciare a entrambi i seggi nei Municipi II e XII testimonia in via definitiva la sua buona fede e stronca ogni tentata strumentalizzazione contro di lui e contro Fratelli d'Italia - ha commentato in una nota il deputato e cofondatore di Fratelli d'Italia, Fabio Rampelli, numero uno del partito a Roma -. Per quello che ci riguarda, abbiamo ovviamente candidato Francesco De Salazar nel Municipio II inconsapevoli della sua contestuale candidatura con Marchini in un'altra zona di Roma e non prima di avergli fatto sottoscrivere il nostro codice etico, molto chiaro al riguardo».



«La sua candidatura è stata scelta tra tante per il grande lavoro svolto sul territorio, testimoniato dall'elevato numero di preferenze raggiunto - ha continuato Rampelli -. Noi non abbiamo nulla da rimproverarci e condividiamo le sue annunciate dimissioni che ne certificano la buona fede. Si tratta di un ragazzo perbene che ha tentato di rinunciare a una delle due candidature senza riuscirci. Non lo abbiamo criminalizzato per questo errore e il suo gesto di oggi ripaga la nostra fiducia». Dichiarazioni che contrastano tuttavia con quella di De Salazar, che prima del voto aveva tentato di rinunciare proprio alla candidatura con Fratelli d'Italia. Evidentemente all'insaputa del suo partito.



«La scelta di Francesco De Salazar di non accettare l'elezione in nessuno dei due Municipi in cui è stato eletto gli fa onore e rende giustizia di un tentativo di strumentalizzazione e di demonizzazione personale portato avanti in questi giorni, contro la sua persona e contro il movimento - ha dichiarato Marco Marsilio, portavoce regionale di Fratelli d'Italia del Lazio -. Fratelli d'Italia rispetta la sua scelta e lo ringrazia per il senso di responsabilità mostrato in questa occasione, oltre che per il significativo consenso che ha saputo aggregare».



«L'assurda vicenda di De Salazar, eletto in due municipi differenti con liste differenti, dovrebbe far riflettere su cosa è diventata oggi la politica e di come si sono trasformati i partiti - ha osservato Giovanni Barbera, del comitato politico romano del Prc -. Una volta si faceva l'esame del Dna ai candidati, oggi può succedere di tutto pur di racimolare qualche voto in più. Non bastano le dimissioni di De Salazar dalle cariche di consigliere nei due municipi per archiviare il caso come un banale errore, sanabile con la suddetta decisione. A tal fine, appaiono addirittura ridicole le dichiarazioni di Rampelli che, nonostante quanto successo, trova anche il coraggio di prendere in giro gli elettori romani, parlando a sproposito di buona fede e di strumentalizzazioni ai danni dello stesso De Salazar e di Fratelli d'Italia (sic!). Avrebbe fatto sicuramente meglio a chiedere scusa agli elettori di Fratelli d'Italia, traditi da quella doppia candidatura, a cui esprimiamo la nostra solidarietà».