Usa, uccide la moglie, la smembra e la porta in metrò dentro una valigia: poi le dà fuoco

Il detective Justin Eisenberg
Un omicidio annunciato ai confini dell'horror. Valentino Rodriguez, con un passato costellato da droghe, violenze domestiche, abusi sessuali, rapine e uso improprio di armi,...

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Un omicidio annunciato ai confini dell'horror. Valentino Rodriguez, con un passato costellato da droghe, violenze domestiche, abusi sessuali, rapine e uso improprio di armi, per sbarazzarsi della moglie 31enne, Tiana Alfred, non si è limitato a ucciderla: la odiava a tal punto da farla a pezzi, infilare i resti in una valigia, portarla in metro all'altro capo della città e darle fuoco in piena notte affinché di lei non rimanesse più nulla.


La sua furia omicida è stata però così cieca da non fargli considerare tutte le tracce che stava lasciando in giro e che lo avrebbero tradito, come puntualmente è avvenuto: ripreso durante i suoi spostamenti da varie telecamere di sicurezza, e riconosciuto da alcuni senzatetto che lo avevano visto, Valentino è stato rintracciato e arrestato con una cauzione fissata a due milioni di dollari. Davanti a lui, dopo il processo e la condanna, si spalancheranno le porte dell'ergastolo.

Secondo la polizia, la tragedia avvenuta a Pasadena, alle porte di Los Angeles, si è svolta nel giro di poche ore. Valentino ha ucciso la moglie nella serata di mercoledì scorso in un ristorante abbandonato, l'ha smembrata e ha infilato i resti in una valigia. Poi l'ha portata in bicicletta fino alla metropolitana, è salito su un convoglio e, sceso dopo alcune fermate, è risalito in bici per raggiungere il parcheggio di un negozio di articoli per la casa nel quartiere di Cypress Park: lì, intorno all'una di notte, ha appiccato un rogo ed è fuggito. I vigili del fuoco, arrivati intorno all'1.30, dopo aver spento l'incendio hanno trovato i resti di Tina: ufficialmente il coroner non è stato in grado di capire neanche se si trattasse di un uomo o di una donna, ma secondo la polizia sembra che non ci siano dubbi sul fatto che si tratti proprio di lei.


Da quel momento è partita una gigantesca caccia all'uomo che ha portato, il giorno dopo, a far scattare le manette ai polsi di Valentino: setacciando i video delle telecamere della metropolitana e delle zone in cui era passato e interrogando diversi senzatetto che lo avevano notato (difficile passare inosservati quando si va in bici con una valigia al seguito), non è stato molto complicato arrivare fino a lui. Resta da capire il motivo di una violenza così brutale: per ora è un mistero nascosto nella mente contorta del killer. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero