Il Pakistan è su tutte le furie per le gravi accuse rivoltegli via twitter dal presidente Donald Trump, che oggi per bocca dell'ambasciatore all'Onu ha annunciato...
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Con uno dei suoi tradizionali tweet il capo della Casa Bianca ha scelto il primo gennaio per dichiarare che «gli Usa hanno scioccamente dato al Pakistan più di 33 miliardi di dollari in aiuti negli ultimi 15 anni, e loro non ci hanno dato altro che menzogne. Procurano un rifugio sicuro ai terroristi che noi combattiamo in Afghanistan, con poco aiuto. Mai più!». Poi è arrivata la bordata all'Onu: «L'amministrazione Trump sospenderà 255 milioni di dollari di aiuti al Pakistan», ha annunciato l'ambasciatrice americana al Palazzo di Vetro, Nikki Haley. «C'è una chiara ragione, il Pakistan ha fatto il doppio gioco per anni, e questo non è accettabile per l'attuale amministrazione Usa», ha precisato. E La Casa Bianca ha annunciato «altre azioni» nelle prossime 24-48 ore. Il clima, già difficile, è stato peggiorato oggi dal ritorno agli attentati dopo qualche tempo del Tehrek-e-Taliban Pakistan (TTP) che ha colpito a Quetta, in Baluchistan, attaccando un check-point del Corpo delle Guardie di frontiera, con un bilancio di almeno sei militari feriti. Ed anche da una manifestazione di protesta organizzata a Karachi dal Difa-e-Pakistan Council (Dpc) in cui centinaia di persone hanno gridato slogan ostili agli Usa e a Trump.
Nel pomeriggio si è riunito nella capitale il Comitato per la sicurezza nazionale, presieduto dal primo ministro Shahid Khaqan Abbasi, con la partecipazione dei ministri di Interni, Esteri e Difesa, nonché dei responsabili dei servizi di intelligence e di alti funzionari civili e militari.
Il Messaggero