Scoperto il nuovo proprietario del Salvator Mundi: ecco chi ha speso 450 milioni di dollari per il capolavoro di Leonardo

Scoperto il nuovo proprietario del Salvator Mundi: ecco chi ha speso 450 milioni di dollari per il capolavoro di Leonardo
Un principe saudita è il misterioso acquirente che in novembre ha comprato da Christie's per 450 milioni di dollari il «Salvator Mundi» di Leonardo, il...

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Un principe saudita è il misterioso acquirente che in novembre ha comprato da Christie's per 450 milioni di dollari il «Salvator Mundi» di Leonardo, il dipinto più costoso della storia. Bader bin Abdullah bin Mohammed bin Farhan al-Saud appartiene a un ramo remoto della famiglia reale saudita e non era in precedenza noto per essere un collezionista. Il dipinto sarà esposto al Louvre di Abu Dhabi. L'annuncio è arrivato su twitter dalla stessa filiale del museo, che ha anche postato la foto del quadro, attualmente in viaggio verso gli Emirati Arabi.



Bader bin Abdullah bin Mohammed
bin Farhan al-Saud

La rivelazione, sulla base di documenti di cui il New York Times ha preso visione, collega quello che finora era rimasto un mistero ai recenti intrighi di palazzo in Arabia Saudita. Il principe avrebbe infatti pagato 450 milioni di dollari per un'opera controversa e dal soggetto decisamente anti-islamico in un momento in cui le elite saudite, compresi membri della famiglia reale, tengono un basso profilo di fronte a una vasta campagna anti-corruzione.

Bader è considerato amico e vicino al leader della purga, il 32enne principe della corona Mohammed bin Salman, con cui a Riad ha frequentato la King Saud University. Una portavoce di Christie's non ha voluto confermare l'identità dell'acquirente, né Bader ha risposto alla richiesta di precisazioni del giornale. Documenti ottenuti da fonti saudite ed esaminati dal quotidiano hanno rivelato che il principe non si era fatto avanti che alla vigilia dell'asta: «Era una figura così sconosciuta che gli esecutive di Christie's hanno fatto i salti mortali per stabilirne l'identità e la solidità finanziaria».
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Il Messaggero