Trasporti, a Roma si cambia: bus di notte dal 3 giugno, taxi: stretta sui clienti

Ressa su un bus sostitutivo della linea B della metro
Nuova fase, vecchi orari: dal 3 giugno i trasporti pubblici di Roma torneranno alla formula pre-Covid, sempre che la curva dei contagi nella regione continui a calare. ...

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Nuova fase, vecchi orari: dal 3 giugno i trasporti pubblici di Roma torneranno alla formula pre-Covid, sempre che la curva dei contagi nella regione continui a calare.


I bus quindi rimarranno in servizio h24, anziché fermarsi alle 23.30, torneranno i notturni, fermi da marzo, e saranno aumentate le navette sostitutive della metropolitana, il comparto più colpito dagli assembramenti in questo primo scampolo di fase 2: stazioni affollate soprattutto all'apertura dei cancelli e nell'ora di punta, gli accessi contingentati e lunghe code che si snodano per centinaia di metri non sempre a distanza di sicurezza, anzi.

Durante tutto il lockdown le corse di bus e metro, per ordine della Regione, si sono fermate alle 21. Dal 4 maggio, la prima estensione: servizio fino alle 23.30, sia per i mezzi di superficie (tram, autobus e filobus) che per il metro-ferro. Con l'ulteriore allentamento delle restrizioni Covid previsto tra dieci giorni, ragionano i tecnici della Mobilità sia in Campidoglio che alla Pisana, sarà possibile tornare al vecchio orario spalmato su 24 ore. Per la metro, la prima corsa resta alle 5.30, l'ultima alle 23.30. C'è l'incognita del weekend: di norma, i treni proseguivano fino all'1.30 di notte, il venerdì e il sabato. Questo prolungamento dovrebbe essere rimandato, per consentire all'Atac di terminare alcuni lavori sulle tratte. Il Comune vorrebbe comunque potenziare le frequenze sulle linee A e B. I bus torneranno a viaggiare h24, con la riattivazione dei notturni.

Resta il tema dell'utenza da gestire con una capienza a bordo ridotta del 50%, per mantenere le distanze. Italpol, il colosso della vigilanza che schiera centinaia di addetti alle stazioni, doterà i propri agenti di caschi-visiera, dato che il contatto con i passeggeri sta diventando sempre più ravvicinato. «Fino al 18 maggio, la situazione sembrava governabile - commenta Giulio Gravina, l'ad di Italpol - da lunedì continuano ad arrivare segnalazioni di passeggeri in coda e la gestione dei flussi è diventata complicata».
Nuove regole in arrivo per i taxi, intanto: la Regione ha deciso di rendere obbligatoria la mascherina per tutti i clienti, anche se dietro all'autista c'è un solo passeggero (fino a oggi toccava coprirsi il volto con 2 utenti a bordo). La Pisana donerà ai conducenti 62mila mascherine modello Ffp2 (uno dei più alti livelli di protezione); potranno essere utilizzate sia dai tassisti che dai clienti. Per i conducenti colpiti dalla crisi, è in arrivo un bonus una tantum, a fondo perduto, da 800 euro, sempre finanziato con i fondi regionali.
In vista di settembre, la Pisana è pronta a lanciare un'indagine sulle «abitudini di mobilità» dei cittadini del Lazio: servirà a rimodellare l'offerta alla riapertura di scuole e uffici, dopo l'estate. L'obiettivo è coinvolgere nel rilevamento fino a 1,5 milioni di persone. Venerdì intanto si torna alle vecchie abitudini: per i pendolari di Atac, primo sciopero post Covid, dalle 8.30 alle 12.30.

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Il Messaggero