Roma, cassonetti ancora pieni è emergenza per altri 3 giorni

Roma, cassonetti ancora pieni è emergenza per altri 3 giorni
I cassonetti sono pieni, dal centro storico a Ostia, nonostante il potenziamento dei turni (rispetto a normali giornate festive) disposto dall'Ama a cavallo di Capodanno. Per...

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I cassonetti sono pieni, dal centro storico a Ostia, nonostante il potenziamento dei turni (rispetto a normali giornate festive) disposto dall'Ama a cavallo di Capodanno. Per i rifiuti della Capitale si annunciano (almeno) altri tre giorni critici, indipendentemente dal lavoro che si sta facendo per ripulire le strade dopo la notte di San Silvestro e tanti giorni di festa. Soltanto giovedì, infatti, entrerà effettivamente a regime l'accordo siglato con la Regione Emilia Romagna, che offrirà un temporaneo (e ben remunerato) soccorso alla Città eterna, trattando 15 mila tonnellate di rifiuti romani nei termovalorizzatori di Parma, Modena e Granarolo (Bologna). L'operazione costerà al Campidoglio 300 mila euro ma non fornisce rimedi strutturali alla cronica carenza di impianti, con il rischio che la gestione straordinaria dell'emergenza possa essere pagata dai romani nelle bollette della Tari.


I RITARDI
Nel frattempo, come si vede dai contenitori che traboccano di rifiuti in diversi quartieri della città - da Acilia a Tor Bella Monaca, dal Tuscolano a Centocelle - sarà praticamente impossibile recuperare i ritardi nella raccolta dell'immondizia che si sono accumulati, anche fisiologicamente, nei giorni delle festività natalizie. E che adesso si vanno a infilare nell'imbuto delle difficoltà di smaltimento che colpiscono la Capitale da troppo tempo. L'Ama tenterà di recuperare il più possibile, in queste ore, ma la situazione non potrà tornare alla normalità prima di venerdì. Quando, peraltro, ci si troverà di fronte a l'ultimo weekend festivo del periodo, con l'Epifania e la domenica immediatamente seguente, con possibile nuovo appesantimento della situazione.

I RISCHI
E non finirà lì, perché da lunedì 8 il problema potrebbe trasferirsi sul servizio in strada: l'Ama, dopo aver revocato ferie e fatto saltare riposi a suoi dipendenti per evitare l'emergenza nel periodo natalizio, si troverà almeno per 15 giorni a doversi confrontare con un organico ridotto rispetto a un periodo di normale attività, proprio per la necessità di far recuperare i giorni di riposo saltati dai lavoratori. Sperando che, per allora, siano stati almeno recuperati i ritardi degli ultimi giorni, altrimenti partirebbe una rincorsa senza soluzione di continuità per cercare di tornare a una situazione accettabile nelle strade di centro e periferia.

LA PULIZIA

Ieri, intanto, sono state oltre 60 le tonnellate di rifiuti raccolte nelle piazze e nelle strade interessate dalle manifestazioni della notte di San Silvestro. «Sono state presidiate dal personale Ama tutte le altre vie e piazze meta tradizionale di turisti e romani», si legge in una nota dell'azienda di via Calderon de la Barca. Tra queste via del Colosseo, via dei Fori Imperiali, piazza di Spagna, scalinata di Trinità dè Monti, Pincio, piazza del Popolo, Pantheon, Gianicolo, piazza Navona, Fontana di Trevi, Campo de' Fiori, piazza Trilussa, Ghetto Ebraico, l'area del Quirinale, la stazione Termini, piazza della Repubblica, via Nazionale, via Cavour, piazza Farnese, corso Vittorio Emanuele, largo Corrado Ricci, piazzale Flaminio, via del Tritone e via Veneto. La municipalizzata ha messo in campo «una speciale task-force composta da oltre 130 operatori e circa 90 mezzi (bilici, compattatori, autobotti, officine mobili, lava-strade, macchine vuota-cassonetti, spazzatrici, furgoncini per il trasbordo dei rifiuti)».

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Il Messaggero