Ostia, furto in casa Spada: rubati gioielli in pieno giorno al figlio del boss Pelé

Ostia, furto in casa Spada: rubati gioielli in pieno giorno al figlio del boss Pelé
Un furto in casa degli Spada. Non in un appartamento qualunque ma in quello di Vincenzo Spada detto «Gnocco», il figlio del boss «Pelè» che negli...

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Un furto in casa degli Spada. Non in un appartamento qualunque ma in quello di Vincenzo Spada detto «Gnocco», il figlio del boss «Pelè» che negli anni'80 comandava a piazza Gasparri e negli ultimi tempi, fino a poco prima di morire, era considerato l'arma del clan, quello che con il suo sangue infetto dall'Hiv contagiava chi provava a opporsi ai loro ordini. Chi ha osato introdursi in casa del figlio del boss e rubare l'oro? Uno sfregio agli Spada servito, peraltro in pieno giorno. I fatti risalirebbero a un paio di settimane fa. Prima della scia di intimidazioni rappresentate dalla gambizzazione nella pizzeria di via delle Canarie e dai colpi di spranga e pistola alle porte di Silvano e Giuliano Spada. Qualcuno si è intrufolato in casa del figlio di «Pelè» in via Giovanni Ingrao, nel quartier generale degli Spada, ed è scappato portando via dei gioielli in oro. O forse altro. A fare la scoperta è stato lo stesso Vincenzo Spada che ha spalancato la finestra e ha urlato al quartiere: «Non hai preso tutto. Se te piglio te faccio secco».


LE VOCI

Nella piccola strada molti sono a conoscenza dell'episodio su cui da settimane vige il massimo riserbo, anche se sono tanti i testimoni che in quel momento erano in strada e hanno sentito urlare «Gnocco» dalla finestra. Un furto dai contorni ancora da chiarire. A partire dalla denuncia di cui in polizia e dai carabinieri non ci sarebbe traccia. Probabilmente una volontà di chi ha subito il furto di mettere a tacere possibili indagini. Una cosa da «risolvere» in altro modo, forse. Di mezzo potrebbe anche esserci la droga, il business fiorente delle organizzazioni criminali sul mare di Roma. Nel 2005, in casa di Vincenzo Spada i carabinieri di Ostia hanno scoperto una vera centrale dello spaccio di sostanze stupefacenti. In quell'occasione, furono trovati dai militari nove etti di cocaina. La neve era conservata all'interno della fodera del divano, in salotto. Non solo. Nel corso di quella perquisizione fu fatto anche un rinvenimento inquietante: nascosti in una scatola furono trovati 50 proiettili calibro 222 Remington da fucile di precisione. Che il furto di alcune settimane fa, oltre i preziosi d'oro, possa entrarci con tutto questo?

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