M5S, nuovo caso per il candidato Dessì: paga la casa popolare 7 euro al mese

Nuovo caso per Emanuele Dessì, candidato M5s per il proporzionale al Senato nel collegio di Latina. Dopo il video che lo ritraeva ballare al fianco di Domenico Spada, detto...

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Nuovo caso per Emanuele Dessì, candidato M5s per il proporzionale al Senato nel collegio di Latina. Dopo il video che lo ritraeva ballare al fianco di Domenico Spada, detto Vulcano, il boxeur dell'omonimo clan di Ostia dedito all'usura e al racket delle case popolari, si scopre che il consigliere comunale di Frascati, cittadina della Città metropolitana di Roma, vive in un alloggio dell'Ater per cui paga un affitto irrisorio: 7 euro al mese. Ieri sera il blitz nella sua casa delle telecamere di Piazza Pulita, la trasmissione di La7. E subito è esplosa la polemica. Solo giovedì la sindaca di Roma grillina Virginia Raggi, plaudendo allo sgombero di un abusivo da un alloggio comunale, aveva ribadito «basta agli scrocconi».

 
Per Alessandro Di Battista, esponente M5s, è «doveroso indagare a proposito dell'affitto di Dessì, bisogna andare a fondo sulla vicenda». Il diretto interessato non smentisce ma precisa: «In quella casa la mia famiglia abita dal 47 quando gli Spada neanche erano arrivati a Roma». Dessì è un autotrasportatore e la sua società ha un fatturato di 60mila euro, ma risulta nullatenente: «Il guadagno è reinvestito nell'azienda», dice. E a proposito del canone: «Ho chiesto la revisione». In base a quali redditi? «Beh, qualche cosa da parte ce l'ho».

«L'assegnazione della casa a Emanuele Dessì è regolare e non risulta moroso». Lo precisa il comune di Frascati a proposito dell'abitazione assegnata al candidato al senato di M5S. «Per completezza di informazioni, lo stesso Dessì si era reso disponibile ad aumentare il valore del canone mensile corrisposto ma ciò non è stato possibile perché il Canone è correlato al reddito dichiarato», precisa la nota del comune di Frascati.

«Ho chiesto di pagare una cifra più congrua, più alta ho provato a pagare fino a 200 euro al mese ma la legge non me lo ha permesso e mi sono stati rigettai», ha confermato Emanuele Dessì. «La storia di questa casa nasce nel 1943 quando col bombardamento a Frascati la mia famiglia perse tutto. Mia nonna rimase lì fino al 1987 dove morì. Dopo una vertenza la casa venne data a me, mia madre e mio cugino nel 1999. Io non ho rubato nulla», aggiunge.


Per quanto riguarda il ballo con Domenico Spada, Dessì precisa: «Durante la primavera del 2014 misi un video su una palestra in cui c'era il campione Domenico Spada. Io non frequentavo nessun clan Spada, frequentavo il pugile campione del mondo che si chiama Domenico Spada. Mi interessava il suo talento».  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero