Guatemala, custode allunga le braccia nella gabbia delle tigri per dissetarle: gli animali gli staccano gli arti

Guatemala, custode allunga le braccia nella gabbia delle tigri per dissetarle: gli animali gli staccano gli arti
Non aveva alcuna esperienza nel settore e solo per sfamare la famiglia aveva accettato quell'impiego: accudire e dar da mangiare alle 13 tigri del circo del villaggio di El...

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Non aveva alcuna esperienza nel settore e solo per sfamare la famiglia aveva accettato quell'impiego: accudire e dar da mangiare alle 13 tigri del circo del villaggio di El Jocotillo, in Guatemala. Una scelta dettata dalla disperazione e che dopo soli due mesi di lavoro gli è costata carissima: oggi, per una banale imprudenza, il 55enne Cipriano Alvarez non ha più gli avambracci.

 
Pochi giorni fa, infatti, per dare un secchio d'acqua alle belve non ha utilizzato come sempre le aste di metallo, ma ha infilato direttamente le braccia tra le sbarre. In un attimo le tigri si sono avventate su di lui e solo la pronta reazione dei presenti gli ha salvato la vita: mentre gli animali gli smembravano gli avambracci, in molti hanno cominciato a lanciare sassi contro di loro e a colpirli con i bastoni riuscendo a farli desistere.

Quando le tigri hanno mollato la presa, Cipriano era già mutilato per sempre. Ricoverato immediatamente all'ospedale Cuilapa di Santa Rosa, è stato sottoposto a una delicatissima operazione d'emergenza ed è ancora ricoverato in terapia intensiva: in segno di solidarietà, i proprietari del circo hanno deciso di sostenere le spese per tutte le cure mediche di cui avrà bisogno. Una volta fuori dall'ospedale, Cipriano si ritroverà ad affrontare un problema ancora più grande di prima: come riuscire, senza più avambracci, a trovare un lavoro per sfamare la propria famiglia. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero