Grillo: «Tra qualche giorno il blog cambierà, parleremo di visione del futuro»

Grillo: «Tra qualche giorno il blog cambierà, parleremo di visione del futuro»
2018, l'anno zero del Movimento 5 Stelle. All'indomani del nuovo Statuto - e del nuovo codice etico, nonché delle regole per le parlamentarie - Beppe Grillo, nel...

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2018, l'anno zero del Movimento 5 Stelle. All'indomani del nuovo Statuto - e del nuovo codice etico, nonché delle regole per le parlamentarie - Beppe Grillo, nel «contro discorso» di fine anno annuncia l'ultimo tassello della svolta: il Movimento migrerà, nei prossimi giorni, dal blog Beppegrillo.it che tornerà ad essere in tutto e per tutto lo «scrigno» dell'ex comico.


«Andrò un po' in giro per il mondo con video, conferenze. Parleremo di robotica, di internet. Insomma, un pò di visione», spiega Grillo confermando quanto già emerso negli ultimi mesi: «Sarò diverso, un pò defilato, un po' lì, ma ci sono». Il fondatore del Movimento, l'uomo che per quasi un decennio lo ha governato e incarnato, prosegue, insomma, nel suo passo di lato. Non è un addio: Grillo resta il Garante, l'uomo dell'ultima parola ma è un ulteriore passo in là per far spazio ai trenta-quarantenni che, come già aveva annunciato ad Italia 5 Stelle, sono chiamati ad essere protagonisti. A cominciare dal capo politico Luigi Di Maio. E fra qualche giorno sarà il Blog delle Stelle - voluto da Gianroberto Casaleggio ma annunciato dal figlio nell'aprile 2016 - la voce, la piattaforma politica del Movimento.

Resta da vedere quale sarà l'impatto su utenti ed iscritti. Perché se il blog delle Stelle, finora, non sembra essere ancora decollato con decisione, il blog di Grillo, da anni, è uno dei più letti d'Europa. Ma il cambiamento dei 5 Stelle ormai è un fatto. «Stiamo diventando adulti, dovete avere pazienza», è la richiesta che Grillo fa ai militanti. E l'ex comico difende anche le nuove regole varate. «Selezioneremo le persone in modo più limpido, trasparente e regolare senza avere processi, contro processi», spiega, laddove nel pomeriggio il Movimento assicura che il suo team di legali ha «pronta» la formula più idonea per obbligare gli eletti alla penale da 100mila euro in caso di abbandono del gruppo senza cadere nell'incostituzionalità.

Sarà, spiegano, una scrittura privata tra candidato e Movimento. Con il defilamento di Grillo aumenta il peso che andrà sulle spalle di Di Maio. Il capo politico passa l'ultimo dell'anno andando prima alla messa del Papa mentre, in serata, sarà alla festa del Circo Massimo. Fatto che innesca una furiosa reazione del Pd. «È grave che Di Maio salga sul palco del Circo Massimo, accanto alla Raggi, alla festa organizzata dal Comune di Roma con i soldi pubblici», attaccano i Dem chiamando in causa anche l'Agcom. «Di Maio fa campagna con i soldi pubblici», incalza il senatore Stefano Esposito.


Il M5S, già in giornata, smentisce tuttavia la presenza sul palco di Di Maio, che in serata replica: «Il Pd è ridicolo, capisco che per loro è inconcepibile che un parlamentare possa stare tra la gente e non su un piedistallo, ma questa è la nostra forza». E Di Maio definisce una «avvilente fake news» anche la notizia che il M5S candiderà gli indagati. «Il nostro codice è stringente e obbliga il candidato a rinunciare alla candidatura quando l'indagine a suo cario possa vedere degli evidenti segnali di colpevolezza», sottolinea.
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Il Messaggero