Gentiloni: «Non minimizzare atti criminali. Giustificare il fascismo è fuori dalla Costituzione»

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«Non consentiremo e nessuno di minimizzare comportamenti criminali: sono ingiustificabili nell'Italia del 2018. Lo Stato giudicherà con fermezza i colpevoli». Lo ha detto il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, parlando del raid razzista a Macerata, durante l'apertura della campagna elettorale della federazione Pd di Ascoli Piceno.


«Il dibattito politico è libero, la giustificazione del fascismo è fuori dalla Costituzione italiana». Lo ha detto il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, durante l'apertura della campagna elettorale della federazione Pd di Ascoli Piceno. 

«Non scambiamo la situazione migratoria che stiamo affrontando con quella della sicurezza». Lo ha detto il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, partecipando all'apertura della campagna elettorale della federazione Pd di Ascoli Piceno. «Chi soffia sul fuoco trova spazio. Ma noi lavoriamo dalla parte opposta. E se lo faremo avremo la maggioranza dei cittadini».

Il premier Paolo Gentiloni, benché sollecitato dalla stampa al termine della visita al Ciip di Ascoli Piceno, non ha voluto rispondere alle domande sui fatti di Macerata. Ha fatto un cenno di scuse ai giornalisti, ed è salito poi in auto alla volta di San Benedetto del Tronto. In precedenza parlando ad Ascoli nel quartiere di Monticelli aveva detto: «non abbiamo mai visto le nostre realtà come identità chiuse, come identità che non dialogano e non si aprono al resto del mondo e non abbiamo mai immaginato di fare commerci, di muoverci per il mondo, perdendo queste radici e l'identità. Le due cose hanno sempre viaggiato insieme nel nostro Paese - aveva aggiunto -, dai tempi delle Repubbliche marinare, del Rinascimento. C'è sempre stata la forza di questa identità a dialogare con il mondo».

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