Non pensare alla carriera, assecondare il marito e non reagire alle violenze domestiche. Sono queste le cose che, tra le altre, venivano insegnate alle donne in un istituto nel...
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La vicenda si è diffusa sui social cinesi: insegnanti della Scuola di Cultura Tradizionale di Fushun si esprimono contro l’uguaglianza di genere, insegnando alle studentesse a obbedire incondizionatamente ai loro padri, mariti e figli.
Le autorità cinesi non hanno avuto dubbi e hanno chiuso l’istituto sottolineando come lo stesso abbia violato i valori socialisti.
«Gli insegnamenti dell'istituto sono contrari alla moralità sociale e bisogna fermare qualunque tentativo di violare il valore fondamentale socialista» della parità di genere, ha commentato l’ufficio di educazione di Fushun.
I dipendenti della scuola però non ci stanno, e hanno protestato contro la chiusura, sostenendo che il loro lavoro lavoro promuove la cultura tradizionale.
«La scuola è aperta da sette o otto anni, è gratuita e tutte le persone che ricevono un’istruzione qui ci sono grate» ha commentato un dipendente dell’istituto al Global Times.
L’episodio, che ha scatenato accese discussioni, ha intanto riacceso le luci sul problema della parità di genere in Cina, un paese in bilico perenne tra il pensiero socialista e un diffuso tradizionalismo patriarcale. E’ stato proprio il Global Times a sottolineare come negli ultimi anni si siano diffuse sul territorio nazionale molte scuole che, invece di promuovere l’uguaglianza di genere, si sono occupate di diffondere le cosiddette virtù femminili tradizionali, insegnando agli studenti che le donne devono essere subordinate agli uomini. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero