Perquisizioni e audizioni di persone sentite sono andate avanti per tutta la notte nell'ambito delle indagini sull'agguato di sabato mattina nel centro storico di...
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Dopo una riunione in Procura nella tarda serata di ieri fra Squadra Mobile e Carabinieri con i magistrati che coordinano le indagini, Ettore Cardinali della Dda e Marco D'Agostino, gli inquirenti ritengono di aver individuato movente e contesto.
L'agguato sarebbe stato una risposta a una precedente sparatoria avvenuta all'alba dinanzi alla casa di un boss del clan rivale dei Conte, nel quale è stato anche ucciso un cane. Anche in quella occasione, hanno ricostruito gli investigatori, avrebbe agito un commando formato da più persone. Il botta e risposta a colpi di armi da fuoco sarebbe legato alla guerra in atto da organizzazioni criminali locali per il controllo dello spaccio di droga in città.
Il 20enne ferito, ritenuto vicino al clan Cipriano, è ancora ricoverato nel Policlinico di Bari dove ieri ha subito un intervento chirurgico per la perforazione di un polmone. È già stato sentito dagli investigatori ma, a quanto si apprende, non avrebbe fornito elementi utili a risalire agli autori dell'agguato.
Mentre veniva inseguito a piedi da almeno due persone, entrambe armate, nelle stradine del centro storico di Bitonto, i colpi di arma da fuoco sparati contro di lui hanno colpito lateralmente a fianco e ginocchio la 84enne, uccidendola. L'autopsia della vittima è stata eseguita ieri dal medico legale Francesco Introna e nelle prossime ore la salma sarà restituita alla famiglia per i funerali.
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