Supercarcere di Sulmona, sequestrate lame e telefonino destinati a un boss

Supercarcere di Sulmona, sequestrate lame e telefonino destinati a un boss
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Martedì 26 Agosto 2014, 15:06 - Ultimo aggiornamento: 18:05
Due lame affilate sono state ritrovate ieri pomeriggio all'interno di altrettante celle del supercarcere di Sulmona, nel corso dei controlli da parte del personale in servizio. Il ritrovamento segue di qualche giorno quello di un telefonino completo di caricatore e scheda sim, che la polizia penitenziaria ha scoperto sotto il cuscino di un detenuto siciliano. Anche se da indiscrezioni trapelate dall'interno della struttura, sembrerebbe che il dispositivo era destinato a uno degli elementi di spicco del clan dei Casalesi, detenuto nel penitenziario peligno. La direzione del carcere non conferma nè smentisce il nuovo episodio sottolineando però, che la situazione all'interno del carcere è di assoluta tranquillità. «È eccessivo fare allarmismi così come sta avvenendo in questi giorni sui mezzi d'informazione che riportano notizie non veritiere - spiega la direttrice del carcere Silvia Pesante - Certo su 500 detenuti c'è sempre qualcuno più turbolento ma la maggior parte dei reclusi del nostri istituto ha già alle spalle una esperienza detentiva molto significativa e sta affrontando con grande volontà il percorso di reinserimento.
Nel nostro carcere non ci sono situazioni di conflittualità tra detenuti e i controlli, anche se tra mille difficoltà dovute alla carenza di organico che si registra nella maggior parte degli istituti di pena, vengono effettuati con grande perizia e professionalità da parte del personale in servizio».
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