Savona-Teramo, atto finale
I biancorossi: «Riammissione in B»
La Procura: «No, accuse fondate»
La sentenza forse già domani

Campitelli all'arrivo a Roma nel secondo giorno di processo
di Stefano Dascoli e Anja Cantagalli
9 Minuti di Lettura
Venerdì 28 Agosto 2015, 09:09 - Ultimo aggiornamento: 13:12

ROMA - Si riprende con il processo d'Appello su Savona-Teramo dopo la sospensione nella serata di giovedì. E' il momento delle difese: Teramo, Campitell e Savona. Ieri hanno parlato la Procura (chiedendo la conferma dei verdetti di primo grado) e i legali degli altri deferiti.

LA CRONACA (aggiorna pagina per seguire la diretta)

13 - PROCESSO CHIUSO, SI RIAPRE ALLE 13.15 CON PRIMO FILONE DIRTY SOCCER

12.55 - Concesse repliche anche ai legali dell'Ascoli. Siamo alle fasi finali del processo d'Appello. Il legale dell'Ascoli: "Prove fatte in casa dal Teramo". E Chiacchio s'arrabbia. Ora vogliono replicare tutte le parti in causa. Momenti di confusione. La Corte: "Non c'è bisogno di ulteriore contraddittorio, siamo già in grado di decidere"

12.53 - Replica flash di Cerulli Irelli, nessuna particolare novità

12.50 - Ancora il procuratore Tornatore che chiude così la sua replica: "La ricostruzione della procura è l'unica ipotesi possibile. Potreste facilmente raggiungere la ragionevole certezza dell'esposizione dei fatti, ma basta anche il ragionevole dubbio perché non c'è un'altra ricostruzione possibile offerta dalle difese"

12.34 - Tornatore (Procura federale) su Campitelli: "Passiamo adesso al presidente Campitelli: la difesa del Teramo si è concentrata sul constatare singoli aspetti che sono marginali ed irrilevanti rispetto alla ricostruzione. Campitelli contesta di aver mai saputo della combine e non di essere stato presente agli incontri. E cosa offre in cambio? La presenza di Campitelli è offerta da Barghigiani, è un dato certo, che senso avrebbero tutte le raccomandazioni di Di Nicola a Di Giuseppe di non far parlare il suo capo? Campitelli non era avvezzo a certi comportamenti e avevano paura che potesse compromettere l'affare. E' stato detto che Ceniccola esclude la presenza di Campitelli. Ha detto "non sono in grado di riconoscerlo", che vuol dire che non sapesse quali sembianze avesse. A fronte della prova certa di Barghigiani, la difesa ha prodotto testi di parte che giocano su un balletto di orari e che provano a rosicchiare cinque minuti qua e là. Prendiamo atto della novità di un medico che avrebbe visto Campitelli, particolare mai emerso nonostante anche in primo grado fosse fondamentale quella fascia oraria. Sulla Maserati c'erano entrambi, non ha importanza che fosse nella disponibilità dell'uno e dell'altro. La difesa ha chiesto di cosa si sarebbe parlato nell'incontro ad Albissola, noi abbiamo risposto. La difesa no"

12.20 - REPLICA DELLA PROCURA: "Tutte le ricostruzioni non hanno scalfito la ricostruzione della procura, messa per iscritto dal TFN. Il castello non è stato né demolito, né intaccato, non è stata costruita neanche una capanna di paglia e fango. Non è necessaria la certezza assoluta, ma è stato offerto un livello probatorio per superare ogni ragionevole dubbio ai fatti contestati. Non c'è una valida ragionevole alternativa rispetto a quanto da noi ricostruito, in molti casi questa ragionevole alternativa non è stata neanche prospettata dalla difesa. Nonostante il pregevole lavoro delle difese, non hanno consentito di ricostruire alternativamente i fatti di causa. Parliamo della responsabilità diretta di Savona e Teramo: l'obiettivo era quello di combinare la gara, se Barghigiani e Di Giuseppe non avessero avuto bisogno di rapportarsi con i presidenti, non si sarebbero incontrati di nuovo, trovando subito l'accordo. L'appuntamento alle nove per Dellepiane non trova riscontro in atti, per cui l'unica ricostruzione plausibile è il riferimento al denaro. Teniamo a ribadire che non possiamo fornire nomi dei calciatori prima ancora che si sviluppi un nuovo filone dell'inchiesta"

12.19 - FASE CLOU DELL'UDIENZA: DI GIANDOMENICO CHIEDE assoluzione per responsabiltà diretta, penalizzazione a scelta dper l'oggettiva, cancellazione responsabilità presunta ed aggravanti. Il Teramo chiede la riammissione in serie B con eventuali pene accessorie.

12.05 - E' il turno di Di Giandomenico: "Non c'è stata alterazione della classifica, perché avendo il Teramo vinto a Savona e pareggiato con l'Ascoli, ammesso che a Savona dovesse perdere, ha comunque pareggiato l'ultimo turno. Avrebbe avuto comunque un punto in più. La procura federale mi auguro che non apra una nuova inchiesta su Campitelli in quanto parente dei Casamonica, visto che sono abruzzesi"

12 - Ancora Chiacchio: "La stessa Ascoli, che oggi chiede la retrocessione per responsabilità oggettiva, è stata penalizzata in passato di un punto. Il Grosseto per otto gare in primo grado fu penalizzato di sei punti per l'oggettiva. Se dovesse essere ritenuta colpevole il Teramo per responsabilità oggettiva, il massimo che potrà avere sarà due punti di penalizzazione in considerazione della giurisdizione precedente".

11.35 - Chiacchio: "Accanimento nei confronti del Teramo puro frutto della casualità. C'è stata una fretta incondizionata nel decidere che ha causato falle, che noi avvocati abbiamo dovuto riparare in fretta. I colleghi hanno frantumato il castello accusatorio, era in realtà un castello di sabbia. Mi rifiuto di credere che abbia partorito questa sentenza il TFN. Si nota la voglia e la sofferenza per dare una parvenza di colpevolezza a chiunque.

Oggi abbiamo la certezza che la responsabilità diretta sia caduta. Devo dare il mio apprezzamento alla difesa dell'Ascoli, che ha dedicato dieci minuti al capitolo della responsabilità oggettiva. Sono convinti che la diretta sia caduta, hanno capito prima di tutti. Io con 34 punti di vantaggio sul Savona, vado a combinare una partita con il Savona? I quattro giocatori ascoltati dalla procura federale non sono stati deferiti, solo uno per omessa denuncia (Cabeccia). Abbiamo prodotto un filmato con cinque parate eccezionali del portiere del Teramo, quindi di cosa parliamo? Non ci sono i soldi, non si sa la somma, non si sa chi li avrebbe ricevuti, né i calciatori... quindi direi che responsabilità diretta non si possa più parlare. Ho sentito parlare di retrocessione per responsabilità oggettiva, ma basta punire le società per i fatti commessi dai propri tesserati. E' una vergogna"

11.34 - Scambio di battute tra Chiacchio e il presidente della Corte Mastrandrea: "I miei colleghi hanno detto tutto", "Non ci offendiamo se interrompe allora", ha risposto il presidente.

11.31 - Si riparte con il duo Chiacchio-Di Giandomenico per il Teramo Calcio. Saranno gli ultimi interventi, poi via al processo primo filone Dirty Soccer. Comincerà Eduardo Chiacchio.

11.19- Dichiarazione del dg dell'Ascoli, Gianni Lovato: "La difesa del Teramo si basa solo su tesserati, adesso si ricordano del medico sociale da collocare nell'ora di buco nella loro ricostruzione. Per me non è credibile. Io faccio il dg, per movimentare denaro devo sempre chiedere al presidente e 70mila non si muovono con facilità"

11.14 - Pausa di alcuni minuti chiesta dal Collegio

11.04 - Ancora Cerulli Irelli: "Per il TFN è incredibile che Campitelli si possa riposare in camera prima della partita, prima di una battaglia un comandante ha diritto di riposarsi. Quali sono gli indizi gravi, precisi e concordanti? A nostro giudizio è certo che Campitelli fosse in albergo il 2 maggio, ma se il collegio così non dovesse ritenere, non siamo di fronte ad un dubbio ragionevole non smentibile, come avete scritto nella sentenza sul Grosseto? La cosa certa è che Campitelli era in albergo. Si arriva al proscioglimento di Campitelli perché non ne sapeva nulla, ma se così voi non crediate, ci si arriva per il ragionevole dubbio non smentibile. Gli eventuali autori della combine ragionavano al fine di scommettere"

10.48 - La parola ora passa a Cerulli Irelli: "Quello di cui stiamo parlando è un presunto tentativo di combine, che non si è tradotto in una gara truccata. I giocatori si sono rifiutati"

10.35- Cozzone prosegue: "Scacchioli alle 12.20 si fa dare la carta di credito da Campitelli per pagare il conto. Poi alle 12.30 va il medico sociale in stanza. Abbiamo prodotto atto notorio, con rilevanza eventualmente penale, del dottore. E' venuto fuori dopo? Perché nella delibera del TFN i testimoni prodotti vengono indicati contro la stessa difesa. Quindi siamo andati a fondo. Anche l'incontro post gara contestato dalla procura è impossibile che veda la partecipazione di Campitelli. Ci sono interviste che lo testimoniano. La Maserati era nella disponibilità del Di Giuseppe, non mi dilungo su questa questione. La usava il direttore sportivo, poi che a volte ci fosse anche Campitelli non ha rilevanza"

10.26 - Ancora Cozzone: "Veniamo ai presunti incontri del 2 maggio: l'unica persona che dice fosse presente Campitelli è Barghigiani. Il primo elemento che scardina Barghigiani è il Ceniccola, esclude la presenza di Campitelli a quegli incontri. Ceniccola ha detto che non era in grado di riferire se Campitelli fosse presente. I testimoni citati erano tesserati del Teramo, ma anche persone estranee, tutte pronte a confermare di aver visto Campitelli negli orari in cui la procura lo colloca con Barghigiani. Il Di Giuseppe non sapeva che lìappuntamento era stato spostato dalle 11 alle 12.30, stava lì già da prima. Campitelli quella mattina del 2 maggio, ad Arenzano, passeggia dalle 10 alle 12 con altri dirigenti. Torna in albergo, non mangia, va in camera. Poi, alle 13 sale in macchina con Cimini e segue il pullman verso Savona. E quindi Campitelli non stava lì con Di Giuseppe, perché stava passeggiando con altri dirigenti"

10.11 - TOCCA ALLA DIFESA DI CAMPITELLI: PARLANO COZZONE E CERULLI IRELLI. Cozzone cita Flaiano: "Situazione grave ma non seria. Si è distrutta l'immagine non solo di uomo di sport, ma anche di un imprenditore, da parte di un tribunale che non ha valutato la sua figura. Hanno distrutto anche una società e ferito a morte una città. Non abbiamo visto ieri ultras scatenati, ma famiglie. Questo è il calcio a Teramo. Non è serio l'impianto accusatorio alla luce di quelli che sono canoni più che decennali in ambito giuridico-sportivo e non sono serie le motivazioni addotte dal TFN. A pagina 17 delle motivazioni della sentenza, mai numero fu più adatto, si celebra il funerale di Teramo e di Campitelli. Con la verosimiglianza non si possono distruggere persone e società. Quando Di Giuseppe dice, sto chiamando quel cretino e non mi risponde, non si può riferire a Campitelli in quel modo"

10.10 - Dellepiane: "Sono qui per far vedere la persona che collegio che sta giudicando. Non ho mai saputo nulla di questa questione. Quando in precedenza ho avuto sentore di illeciti, non ho esitato a denunciarli. Se l'illecito fosse creduto dalla corte, io non ne sono coinvolto"

10.08 - Prende la parola Colantuoni, altro legale del Savona. ANNUNCIA L'INTERVENTO IN AULA DEL PRESIDENTE DELLEPIANE

10 - Ancora Chiappero, per il Savona: "Si è arrivati ad una condanna in primo grado senza un documento logico a supporto delle intercettazioni e con le dichiarazioni di Ninni Corda, che a suo tempo Dellepiane denunciò. Per la responsabilità diretta serve una prova certa e sicura, cosa che qui non c'è". Così il legale ha terminato il suo intervento.

9.37 - Per il Savona parla l'avvocato Chiappero, ex Juventus: "Il presidente Dellepiane è l'unico non indagato in sede penale. Quando ci sono linguaggi criptici, bisogna trovare una chiave logica, se si mettono insieme pezzi è una frittata dalla quale non se ne esce. Il sette e il nove non sono le cifre dell'importo della combine, ma solamente le ore. Contro il presidente non c'è nulla. Lo avete detto voi stessi e la Cassazione che non si può prendere un pezzo di un discorso e pensare si riferisca ad un illecito. Non si può condannare una società ed un presidente in questo modo. Corda ha litigato con Dellepiane, perciò ha parlato in questo modo. Lui non si autoaccusa, ma accusa quattro persone per scagionarsi attraverso i benefici dell'art. 24. Che ha preso dei soldi da questa vicenda nessuno lo dice? E poi non è credibile perché ogni volta che parla aggiunge qualcosa".

9.30 - Il presidente Campitelli è arrivato in aula con una elegante giacca a quadretti (foto in apertura di articolo)

9.28 - Tra i commenti registrati prima dell'avvio dell'udienza ci sono quelli dei legali: secondo loro si fa strada l'ipotesi di una sentenza "più morbida", ovvero la retrocessione in Lega Pro per il Teramo.

9.20 - Oggi, a differenza di ieri, all'esterno dell'NH Hotel Vittorio Veneto di Roma non sono presenti tifosi biancorossi.

9.10 - Sta per terminare la procedura di accreditamento delle varie parti. Tra qualche minuto il via all'udienza. La sentenza, come dichiarato dal presidente della corte Mastrandrea, è attesa nel weekend. Dunque, forse, già nella giornata di domani.

ore 9 - Per il Teramo parleranno gli avvocati Chiacchio, Cozzone, Di Giandomenico e Cerulli Irelli. Si punta molto sulla testimonianza del medico sociale che ha certificato un attacco d'ansia a Campitelli prima della partita, nell'orario in cui, secondo l'accusa, andava in scena l'incontro tra società per la presunta combine.

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