Regione, salta legge sul Tfr, cancellata
possibilità per i consiglieri di avere le somme in anticipo

Regione, salta legge sul Tfr, cancellata possibilità per i consiglieri di avere le somme in anticipo
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Mercoledì 26 Novembre 2014, 08:43 - Ultimo aggiornamento: 08:49
L'AQUILA La legge non c'è più. Cancellata in fretta, furia e imbarazzo, dopo il ciclone mediatico che ha travolto il Consiglio regionale. Quell'emendamento votato nella scorsa seduta che permetteva ai consiglieri al secondo mandato di anticipare l'incasso del trattamento di fine mandato. Soldi dovuti, ma che in un periodo di sacrifici e salvadanai rotti non era forse il caso di richiedere. La pressione mediatica ha scosso il palazzo: con i 5 Stelle che per primi hanno richiesto il ritiro della legge, con Forza Italia che si è presto dimenticata di averla votata e con il centrosinistra che ha presentato e fatto votare una legge apposta per abrogare quanto deciso appena due settimane prima. Un modo per togliere anche dall'imbarazzo il presidente Luciano D'Alfonso che, poco prima, con un decreto postdatato (ad oggi) aveva annunciato di volere rifiutarsi di promulgare la legge in questione. Solo che quel decreto era riferito a tutt'altro e cioè ai trattamenti di fine rapporto e non di fine mandato. Ai dipendenti della Regione, cioè, non ai consiglieri. Ma, nel frattempo, si preparano ritocchi alle spese di funzionamento dei gruppi consiliari: da 43mila euro a consigliere a 58mila l'anno.
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