Ricerca petrolifera nel mare abruzzese
Il governo dà via libera a Elsa 2

Ricerca petrolifera nel mare abruzzese Il governo dà via libera a Elsa 2
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Lunedì 30 Marzo 2015, 12:22 - Ultimo aggiornamento: 12:23
PESCARA Dopo Ombrina Mare, il comitato di Valutazione Impatto Ambientale nazionale autorizza anche il progetto di ricerca petrolifera in mare avanzato dalla Petroceltic nella zona chiamata Elsa 2, localizzata a 7 chilometri della costa di Ortona. L’autorizzazione è stata rilasciata dopo la riunione di venerdì scorso a cui ha partecipato anche la Regione Abruzzo che tuttavia aveva parere non vincolante. A rappresentarla il direttore generale Cristina Gerardis: «Il progetto è stato approvato a maggioranza - ha detto ai microfoni di Rai Abruzzo - sulla base di una relazione molto articolata proposta da un tecnico geologo che prevede prescrizioni molto articolate sul progetto. L’unico voto contro è stato quello di un biologo marino». Il pensiero di molti comitati ambientalisti corre al progetto del Parco della Costa teatina, l’ente mai nato e che da quindici anni vede ballare forme, confini e modalità di attuazione in relazione alle tendenze delle amministrazioni regionali di periodo e delle alleanza tra i sindaci dei Comuni della costa. «Il Parco può essere un argine - spiega Gerardis - per quanto ci riguarda la Regione si batterà in sede di conferenza di servizi dove con i Comuni cercheremo di evidenziare quanto è importante per quella parte di teritorio regionale la componente turistica anche da un punto di vista economico».

Il rilascio dell’autorizzazione ha sollevato i pareri aspri delle associazioni ambientaliste che da tempo hanno manifestato contro questo genere di progetti di ricerca petrolifera. «Un progetto - spiega il Wwf - che, viste le grandi similitudini geologiche con l'area di Miglianico, nonostante le smentite della proponente nelle contro osservazioni, avrà le stesse esigenze di Ombrina Mare: una raffineria, come era per la concessione Miglianico ed il famoso Centro Oli tra le colline del Montepulciano. La marea petrolifera ci sta travolgendo». Caustico anche Maurizio Acerbo di Rifondazione: «Gli ufo si moltiplicano: Renzi peggio di Berlusconi. Come ampiamente profetizzato in campagna elettorale - spiega Acerbo - le promesse del Pd abruzzese di stop alle trivellazioni erano una presa in giro. Col voto del Pd - prosegue - abbiamo assistito a un diluvio di provvedimenti a favore dei petrolieri che hanno ricevuto tutti il voto di deputati e senatori abruzzesi che beffardamente affollano le manifestazioni no oil per farsi riprendere dalle telecamere».



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