Pescarese picchiato
in centro tre denunce

Pescarese picchiato in centro tre denunce
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Giovedì 5 Marzo 2015, 10:35 - Ultimo aggiornamento: 10:36
VASTO Le indagini sull’aggressione al tifoso pescarese, avvenuta nel cuore del centro storico, sono arrivate alla svolta. La Digos teatina, infatti, ha denunciato tre ultrà del Chieti con l’accusa di rapina aggravata. I fatti risalgono al tardo pomeriggio del 17 febbraio, mentre le segnalazioni alla Procura sono partite la scorsa settimana. L’inchiesta è coordinata dal pubblico ministero Lucia Anna Campo. Decisive, per individuare alcuni dei responsabili, sono state le immagini del sistema di videosorveglianza degli esercizi commerciali di via Arniense e piazza Matteotti, fotogrammi acquisiti e analizzati dalla polizia nei giorni successivi all’aggressione. I tre denunciati potrebbero essere interrogati dagli investigatori, su delega della Procura, già nei prossimi giorni. A finire nei guai, dunque, sono stati un tifoso teatino di 40 anni, uno di 23 e uno di 20. Gli accertamenti degli uomini della Digos, intanto, non si fermano: l’obiettivo è dare un volto agli altri tifosi teatini che, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, hanno partecipato al pestaggio. La vittima, ascoltata negli uffici della Questura all’indomani del violento episodio, sostiene che siano state sette o otto le persone ad averlo preso a calci e pugni il giorno di Carnevale, quando il centro della città era affollatissimo. Anche la sua fidanzata si trovava in piazza Matteotti quando, nel giro di pochi minuti, dagli insulti si è passati alle botte. Il ventenne pescarese indossava una felpa con la scritta del nome della propria città.

LE PRIME IPOTESI

In un primo momento si erano ipotizzate le accuse di rissa e lesioni volontarie. Ma la Procura ha aperto un’inchiesta per rapina aggravata proprio perché, durante il pestaggio, secondo gli accertamenti degli investigatori, quella felpa è stata strappata di dosso al ragazzo pescarese dagli ultrà del Chieti. Sul posto, per avviare le prime indagini e raccogliere le prime testimonianze, erano arrivati i poliziotti della Volante. Il giovane aggredito, residente a Pescara nel quartiere di San Donato, per fortuna non aveva riportato nessuno danno fisico serio e, dopo l’arrivo di un’ambulanza del 118, non si era reso necessario neppure il trasferimento in pronto soccorso per medicare le ferite riportate. Ma resta la gravità di un episodio che, a distanza di settimane, continua a far parlare di sé soprattutto sui social network.

Nel frattempo la Digos continua ad indagare su un altro fronte, quello delle 22 bombe carta lanciate dai tifosi del Campobasso sulla pista d’atletica dello stadio Angelini durante la partita di domenica scorsa contro il Chieti. Un tifoso molisano di 32 anni è stato già arrestato, ma nei guai potrebbero finire almeno altri tre o quattro supporters rossoblù, ripresi dal sistema di videosorveglianza dello stadio Angelini.

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