PESCARA - Un po’ per sfuggire alla canicola. Un po’ perché era la prima domenica di luglio, esami di maturità quasi alle spalle, sessioni universitarie in dirittura d’arrivo, per alcuni già tempo di ferie. Un po’ perché, con un po’ di fortuna e una dose maggiore di faccia tosta, dalle parti della Sirena era possibile farsi un selfie con Antonio Conte. Ma soprattutto perché con un sole così e un’afa difficile da sopportare in qualsiasi altro angolo della città: parcheggi o non parcheggi, la spiaggia di Pescara è stata presa d’assalto. Mare calmissimo anche se non propriamente invitante, con fioriture di alghe e qualche accenno di mucillagine; ma oltre gli scogli, e anche assai più là per chi ha scelto la barca, i tuffi sono risultati gradevoli e rinfrescanti. Sotto le palme degli stabilimenti solite scene di grupponi impegnati nel pranzo in spiaggia: menu mediamente sostenuti alla faccia del termometro.
Nessun problema di rilevo per la guardia costiera, che insieme alle altre unità navali delle forze dell’ordine ha vigilato sul rispetto delle norme di Estate sicura. Lavoro al minimo, per fortuna, anche per 118 e pronto soccorso, che a differenza dei giorni precedenti non hanno registrato emergenze legate al caldo. Nonostante punte massime di 36 gradi e una persistenza del caldo acuto fino a metà pomeriggio, con i 34 gradi registrati alle cinque, una lieve bava di vento da nord est ha reso piacevole la permanenza in spiaggia. Per i gestori degli stabilimenti è stato il vero decollo della stagione. Per chi è in vacanza, o ha chiuso i conti con scuola e università, repliche assicurate almeno fino a metà settimana.
