Dirty Soccer, Campitelli va all'attacco
«Siamo puliti, lotterò per il Teramo»
Il legale: «Il presidente non c'entra»

Dirty Soccer, Campitelli va all'attacco «Siamo puliti, lotterò per il Teramo» Il legale: «Il presidente non c'entra»
di Stefano Dascoli
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Lunedì 6 Luglio 2015, 12:17 - Ultimo aggiornamento: 12:18
TERAMO - Luciano Campitelli è sereno, pronto a dare battaglia.



I primi stralci dell’informativa della Squadra mobile di Catanzaro sulla presunta combine di Savona-Teramo, decisiva per la promozione in B dei Diavoli, non lo hanno scalfito più di tanto. Il patron ha rassicurato i tifosi sui social («Combatterò fino alla morte perché amo il Teramo»; «Io non c’entro, mi dispiace per loro, il campionato l’abbiamo vinto sul campo, se qualcuno ha sbagliato si assumerà le sue responsabilità»), ma emergono ulteriori dettagli anche dalle parole del legale dei biancorossi sotto il profilo sportivo, Eduardo Chiacchio.



L’INCONTRO - Tra i due, il presidente e l’avvocato, c’è stato un veloce incontro in Campania, l’altro giorno. «Abbiamo parlato delle telefonate - dice Chiacchio - e del fatto che l’unica che lo riguarda è quella con Di Nicola (sul telefono del ds Di Giuseppe, ndr) in cui riceve gli auguri per la promozione. Mi ha detto che quel giorno ha ricevuto duecento chiamate tutte uguali, dal contenuto simile e quindi cristallino». L’avvocato non si sottrae, con la consueta disponibilità, ma precisa di non aver ancora ricevuto gli atti e, dunque, di voler essere al momento prudente nelle valutazioni.



REALTA’ PARZIALE - «Non do rilevanza agli articoli di stampa - dice - perché la storia insegna che in questi processi si devono valutare anche il punto e la virgola. Molto spesso dai media emerge una realtà parziale. In ogni caso i dirigenti del Teramo non hanno ricevuto nessuna ordinanza di fermo o di custodia cautelare. C’è solo la notifica di un avviso di garanzia». L’argomento centrale, nel ragionamento, è sempre lo stesso, ovvero il ruolo di Campitelli in questa vicenda. Un fattore dirimente perché da questo dipenderà molto probabilmente la possibilità per il Teramo di conservare la B.



PATRON SERENO - «Anche lui ha letto gli articoli - dice Chiacchio - è tranquillo, anzi, queste notizie lo confortano e dimostrano che non ci sono telefonate che lo riguardano. Mi ha detto che non hai parlato con nessuno e che non conosce nessuno dei soggetti coinvolti, tranne Di Nicola che però vive a venti chilometri da lui. Al momento siamo sereni, pur al buio degli atti». Di Nicola e Di Giuseppe alludono alla presenza di Campitelli negli incontri con la dirigenza del Savona a ridosso della gara. «Non è mai citato il suo nome, mi pare - dice - dunque i soggetti coinvolti avranno modo di spiegare la situazione e di chiarire chi fosse “il capo” di cui si parla. A una prima valutazione, penso che questa storia è stata ingigantita e che ci sono le condizioni per ridimensionarla». In settimana potrebbero esserci le audizioni in Procura federale.
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