"Quel libercolo di De Luca cestinato"
bufera sul capogruppo Pd Presutti
"Amo i libri, polemica strumentale"

"Quel libercolo di De Luca cestinato" bufera sul capogruppo Pd Presutti "Amo i libri, polemica strumentale"
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Martedì 4 Agosto 2015, 16:51 - Ultimo aggiornamento: 21:48
PESCARA - «Un mio amico ha trovato sotto l'ombrellone un libercolo di Erri De Luca e l'ha fiondato agilmente nel cestino più vicino. Un benemerito della cultura nazionale». È polemica a Pescara per le parole del capogruppo del Pd in Comune, Marco Presutti, insegnante di italiano, storia e latino, che racconta su Facebook l'aneddoto accaduto in spiaggia. Tra tutti insorge il M5s, che chiede le dimissioni di Presutti, «per il pericoloso deragliamento antidemocratico e dittatoriale che le sue parole rappresentano». La polemica era già scoppiata sul profilo Facebook del prof, subito dopo la pubblicazione del post, a suon di commenti. C'è chi si limita ad esaltare Erri De Luca, chi ricorda che «i libri non si buttano mai», chi sottolinea che «l'ultima volta che hanno buttato libri (in un falò) in Europa abbiamo avuto 60 milioni di morti. La Storia ha pessimi allievi...» e chi chiede dove sia «ubicato il cestino in questione». «Un capogruppo del Pd che esulta nel vedere un libro di Erri De Luca buttato in un cestino - attacca la capogruppo del M5s in Consiglio comunale, Enrica Sabatini - è la perfetta e gravissima risposta locale del 'renzusconismò che dalla manipolazione dell'informazione trae esistenza e persistenza. Mi ricorda così tanto il dialogo tra il capo degli 'incendiarì e Guy Montag, il protagonista del libro 'Fahrenheit 451'».

Ma cosa risponde il diretto interessato? «È una polemica strumentale costruita sul nulla - replica Presutti, non nuovo a scontri frontali con la pentastellata Sabatini -. Nel mio post ho raccontato un episodio privatissimo accaduto durante un pranzo con amici. Uno di loro ha riferito di aver cestinato un libro di Erri De Luca e io, che non amo quello scrittore, in particolare per il suo falso moralismo, ho applaudito al gesto. Ma non ho mai bruciato libri, amo i libri, vivo circondato da libri, ho speso e spendo i miei soldi per i libri».
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