Chieti, «Io, pestato a sangue
e rapinato nella notte»

Chieti, «Io, pestato a sangue e rapinato nella notte»
di Gianluca Lettieri
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Venerdì 27 Febbraio 2015, 09:47 - Ultimo aggiornamento: 09:48
«Uno mi ha colpito alla testa con il calcio della pistola, mentre l’altro mi metteva le mani al collo». È il dipendente del kebab di via Pescara a raccontare la rapina messa a segno nella notte tra mercoledì e giovedì: due banditi, armati di pistola, lo hanno pestato a sangue per poche centinaia di euro mentre si trovava a lavoro. Era solo, il pakistano di 43 anni, quando è cominciato l’inferno. E ora, da un letto del reparto di osservazione breve dell’ospedale Santissima Annunziata, ripercorre quei minuti da incubo. Non parla bene l’italiano, è dolorante ed è un po’ spaesato, ma le sua parole rendono comunque l’idea del violento assalto al locale dello Scalo.

LA PAURA

Era da poco passata mezzanotte quando i rapinatori, con il volto coperto da passamontagna, sono entrati al civico 137. Uno di loro ha chiuso la porta e abbassato la saracinesca per evitare che qualche passante potesse lanciare l’allarme.

«QUANTE BOTTE»

Le botte, ricostruisce il dipendente, sono arrivate prima della richiesta di denaro: «Sono venuti dietro al bancone, poi mi hanno buttato a terra e colpito. In un secondo momento hanno chiesto di consegnare l’incasso. Perdevo sangue dalla testa e stavo male». L’aggressione si è fatta ancora più dura nel momento in cui il pakistano ha detto ai rapinatori che gran parte dei soldi era stata già portata via dal titolare del kebab. «Mentre uno mi teneva fermo facendo forza con il piede sulla mia schiena, l’altro ha preso i soldi dalla cassa: saranno stati più o meno 200 euro». Quindi i malviventi sono fuggiti passando attraverso una porta secondaria. «La rapina è durata quattro-cinque minuti. Quando sono andati via, mi sono rialzato. A terra c’era tanto sangue. A quel punto ho telefonato al mio capo». È stato lui ad allertare i soccorsi: sul posto sono arrivate la Volante e un’ambulanza del 118. Alcuni residenti, tra i quali i proprietari dello stabile in cui si trova il pub, sono scesi in strada. Dopo le prime cure, i medici hanno diagnosticato al pakistano un trauma cranico: la prognosi è di 25 giorni. «Ho avuto paura - dice il 43enne residente a Chieti, arrivato in Italia nel 2010, mentre fa ancora fatica ad alzarsi dal letto - Di solito lavoro sempre di notte, dalle otto di sera alle tre. Ma non so se ci riuscirò ancora». Le indagini della polizia sono all’inizio. Non sarà facile dare un nome ai rapinatori, considerando che avevano il volto coperto e che, all’interno dell’esercizio commerciale, non sono presenti telecamere. La speranza è che qualche indizio utile possa arrivare delle immagini di videosorveglianza dei negozi della zona. L’ultima rapina, in un kebab dello Scalo, era stata messa a segno la notte di Natale del 2012: gli aggressori, anche in quel caso due, vennero arrestati qualche mese dopo dalla polizia.
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