Falso ordigno a Bonanni
attenzione ossessiva su sindacalista

Falso ordigno a Bonanni attenzione ossessiva su sindacalista
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Lunedì 20 Ottobre 2014, 20:46 - Ultimo aggiornamento: 20:47
CHIETI - Un'attenzione «ossessiva» nei confronti di Raffaele Bonanni, all'epoca segretario nazionale della Cisl: così viene definita l'attività dei tre arrestati per l'ordigno sotto casa del leader sindacalista a Francavilla al Mare. Le intercettazioni telefoniche ambientali hanno svelato, riferisce la Squadra Mobile di Chieti che ha eseguito l' ordinanza di custodia cautelare «l'attenzione ossessiva di Davide Nunziato e della moglie Valeria Di Stefano (arrestata) nei confronti di Bonanni, del quale veniva attentamente studiata la presenza a Francavilla al Mare monitorando i movimenti della scorta a seguito del sindacalista». Grazie alle microspie installate nell'auto di Nunziato è stato scoperto anche che lui e Donato Colasante, il terzo arrestato, in almeno un'occasione avevano 'pattugliatò le strade di Francavilla al Mare alla ricerca di persone di colore alle quali sparare con una pistola soft-air in modo indiscriminato per solo odio razziale. Inoltre gli inquirenti hanno monitorato l'attività sui social network, e in particolare su Facebook dove Nunziato ha in uso un profilo con il nome di Viktor Al Zarqawi. L'indagine ha permesso di scoprire anche altri reati commessi da Colasante che è stato arrestato anche per aver estorto denaro ai propri familiari e per aver indotto alla prostituzione una ragazza minorenne, evento sventato dall'intervento tempestivo della polizia. A Colasante questo provvedimento è stato notificato in carcere dove si trovava per altri motivi; Nunziato è stato invece condotto in carcere e la moglie, che ha una figlia in tenera età, è stata posta agli arresti domiciliari. L'indagine è coordinata dalla Procura distrettuale dell' Aquila, procuratore Fausto Cardella, e sostituto Antonietta Picardi. Il Gip che ha firmato il provvedimento è Giuseppe Romano Gargarella. Nunziato ha 32 anni, la moglie 30, e Colasante 21. Nel corso di una perquisizione operata nel luglio scorso gli investigatori hanno sequestrato a Nunziato due pistole e un fucile oltre a numerose munizioni e avevano trovato nel pc di Colasante le istruzioni per costruire ordigni artigianali anche utilizzando napalm.
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