L'Aquila, folla per l'addio a Vittorini
Molinari: «Una vita per la gente»

La folla ai funerali di Vittorini (Foto di Renato Vitturini)
di Stefano Dascoli
2 Minuti di Lettura
Lunedì 24 Agosto 2015, 10:43 - Ultimo aggiornamento: 10:44
L'AQUILA - Una folla immensa, gli ultimi due sindaci della città Biagio Tempesta e Massimo Cialente, una sfilza di amministratori vecchi e nuovi, politici, vigili urbani, dipendenti comunali.

E soprattutto la sua gente di Preturo e zone limitrofe, accorsa in massa nonostante la domenica di fine estate. Semmai ce ne fosse stato bisogno, i funerali di Stefano Vittorini hanno dato un’immagine chiara di quanto questo personaggio fosse conosciuto, amato e rispettato tra la gente. Ad officiare la cerimonia funebre è stato l’arcivescovo emerito, monsignor Giuseppe Molinari, che nella sua omelia ha ripercorso brevemente le tappe salienti della vita di Vittorini, avendolo accompagnato personalmente in molti momenti.



L’IMPEGNO - «Proprio in questa chiesa parrocchiale - ha detto Molinari - Stefano ha sentito più volte ripetere le parole di Gesù “Non chi dice Signore Signore entrerà nel Regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio”. Stefano infatti è stato un cristiano e un cittadino che ha sempre voluto impegnarsi concretamente per il bene comune, a favore dei fratelli, a favore della sua amata città. Forse non è stato sempre perfetto in questo impegno, ma è sempre stato generoso e ha dato tutto se stesso per gli altri». E’ proprio sull’impegno sociale e civile di Vittorini che Molinari ha insistito: «Ci sono alcuni che per paura di sbagliare non fanno mai nulla, ma sbagliano tutto. Stefano, invece, appartiene alla schiera di coloro che preferiscono fare e impegnarsi, anche con il rischio di sbagliare, ma questa è sempre la scelta migliore, molto più feconda dell’atteggiamento comodo di chi fa sterili critiche e non si impegna mai».



IL PERCORSO - Non sono mancati accenni al percorso cristiano dell’ex politico: «Stefano è nato qui, ha sempre partecipato con fedeltà alla vita di questa comunità. Lo ricordo bene: durante la sua infanzia ha potuto godere della vicinanza affettuosa e importante dell’allora parroco, monsignor Vincenzo Giannangeli. E ha sempre collaborato, anche in seguito, con tutti i sacerdoti per il bene comune di questo territorio».
© RIPRODUZIONE RISERVATA