Verso Spal-L'Aquila, Perrone:
«Siamo vivi, faremo la nostra gara
c'è bisogno di portare punti a casa»

Carlo Perrone
di Stefano Dascoli
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Venerdì 2 Ottobre 2015, 15:25 - Ultimo aggiornamento: 15:28
L'AQUILA - Parla il tecnico dell'Aquila, Carlo Perrone, in vista della difficile trasferta di domenica a Ferrara contro la capolista Spal.



"Ci vuole una reazione anche in termini di punti. La Spal reciterà un ruolo da protagonista in questo campionato. Anche l'anno scorso fece un filotto di risultati positivi, mi sembra siamo al 17esimo consecutivo, considerando la scorsa stagione. L'organico è di primissimo ordine. Per noi è una partita importante, per vedere a che punto che siamo".



La partita peggiore da affrontare ora? "Dico di no, veniamo da due sconfitte, ma siamo vivi, non in disarmo. Abbiamo sempre lottato, l'impegno non è mai mancato. Stiamo bene anche fisicamente. Sarà differente rispetto all'Ancona: la Spal, forte della sua qualità, non ha grandissimo agonismo, ma tirargli in porta sarà difficile. E poi riesce sempre a trovare soluzioni davanti. Mi aspetto una partita diversa".



La tattica. "L'atteggiamento che terremo è ben chiaro già domenica scorsa. Avevo già un'idea di come affrontare la Spal. Dal punto di vista tattico sappiamo come affrontarla, non ci saranno grossi cambiamenti. Quello che chiederò ai giocatori sarà qualcosa di differente".



"Non mi è piaciuta l'incapacità di avere una reazione importante nelle due sconfitte. Abbiamo un po' smarrito la lucidità, è un aspetto da migliorare. Quando si va sotto in qualcuno viene una sorta di ansia, si vede nero e si vuole risolvere tutto subito. Il rischio quando è così è giocare in maniera individualistica. Abbiamo spesso sbagliato delle scelte. Dobbiamo in ogni situazione dare il cento per cento. Questo quando siamo andati sotto non è avvenuto. Non abbiamo dato quello che avremmo potuto".



Ceccarelli in forse. "Ha subito questo colpo, fino a mercoledì era dolente. E' impensabile cercare di recuperarlo, il campionato è lungo. Bisogna avere giocatori che siano al 110 per cento. Spero lunedì si possa riaggregare".



Bensaja. "Ha recuperato, ma ci sono parecchi giocatori che meritano di giocare. La concorrenza in questo senso deve essere uno stimolo".



I dubbi. "Ne ho due ancora, qualcosa ci sarà di differente. Sia come uomini che come compiti. Mancini regista? Lui vorrebbe giocare lì, ha fatto una buona partita, ha corso e ha gestito bene il pallone. Nell'azione del gol subito poteva fare forse qualcosa di meglio, ma come tanti. Potrebbe essere tranquillamente riproposto".



Stivaletta? "Ha grandi qualità, se credesse più in se stesso potrebbe fare veramente bene. Fisicamente si sente, può fare male anche di testa. Ho visto meglio Milicevic questa settimana, l'ho provato mezz'ala in settimana per fargli migliorare intensità. Ha bisogno di aumentare il suo ritmo di gioco. E' imponente, alto, però nel calcio di adesso serve ritmo. Altrimenti difficilmente si trova spazio. Si potrà tranquillamente candidare per un posto a quel punto":



Il 3-5-2? "Ad Arezzo aveva un senso, mi seviva di coprire centralmente e ci ha fatto comodo. Senza il trequartista si può anche lasciare un due contro due. La Spal ha punte diverse rispetto ad Ancona ed Arezzo".



Il caso ritiri. "In casa non lo facciamo, ritengo che far cambiare letto ai ragazzi è sbagliato. Magari si va in albergo e si rischia di non dormire. Non è un gruppo che deve essere controllato. Ad Ancona andare in ritiro il giorno prima e passare tutto il giorno poteva snervare. La squadra quando è entrata in campo ci stava, anzi stava meglio rispetto all'inizio con il Pontedera. Anche per altre trasferte così vicine, se si giocherà di sera, faremo la stessa cosa. Non voglio alibi da dare a nessuno".