È agli arresti domiciliari nella sua abitazione del piccolo comune della Valle Roveto dove abita con la moglie e il figlio. Raggiunto telefonicamente perché possa spiegare la sua posizione nella vicenda, dice: «Non voglio rilasciare dichiarazioni, ma la mia posizione è chiara. Sono estraneo. Non mi interessa sapere come voi giornalisti mi farete apparire. Chi mi conosce sa come sono e come mi comporto e quindi chiudo qui la mia conversazione anche perché mi è stato consigliato di non rilasciare interviste».
L’AVVOCATO - Alla richiesta del nome del suo legale di fiducia il sindaco afferma: «Preferisco per adesso non rivelare neppure il nome del mio avvocato di fiducia, anche perché non potrà rilasciare nessuna dichiarazione. Ringrazio per la telefonata e se ho qualcosa da comunicare mi farò vivo nei prossimi giorni». È apparso molto tranquillo il dirigente della Coop Concordia nonché sindaco di San Vincenzo che per ordine della Procura di Napoli è stato raggiunto da una misura restrittiva. Le altre persone coinvolte sono l’ex presidente della Cpl Concordia Roberto Casari e l’ex responsabile commerciale della società Pino Cinquanta, finiti in carcere, accusati di concorso esterno in associazione camorristica per aver intrecciato relazioni pericolose con esponenti del clan dei Casalesi durante i lavori per la metanizzazione effettuati in sette comuni della provincia di Caserta.
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