Missione Marte: l'obiettivo è uno sbarco entro il 2040

Missione Marte: l'obiettivo è uno sbarco entro il 2040
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Sabato 19 Luglio 2014, 18:03 - Ultimo aggiornamento: 22 Luglio, 17:56

​Dopo 45 anni dallo sbarco sulla Luna, gli Stati Uniti non sono gli unici a sognare Marte: anche l'Europa si prepara al grande salto sul pianeta rosso, con un primo obiettivo ormai molto vicino: la missione ExoMars in programma nel 2016 e, con una seconda fase, nel 2018.

Missione Marte «È una doppia missione della quale l'Italia è ispiratrice», osserva il presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Roberto Battiston. Il contributo italiano a questa missione dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) da 1,2 miliardi di euro è infatti pari al 33%, pari a circa 350 milioni, prosegue Battiston. È una missione in due tempi che prevede nel 2016 il lancio di un veicolo che dall'orbita marziana fornirà tutte le informazioni utili per la trasmissione dei dati da Marte alla Terra; nel 2018 la seconda fase della missione prevede l'atterraggio sul pianeta di un rover che, con un trapano dalla tecnologia italiana, scaverà in profondità nel suolo marziano e quindi analizzerà il materiale nel laboratorio automatico di bordo.

Il ruolo dell'Italia Sarà una sfida importante anche per l'Italia: «questa missione molto ambiziosa metterà alla prova il sistema industriale italiano, come quello della ricerca», rileva Battiston. «È una missione che richiede tecnologie avanzate - prosegue il presidente dell'Asi - e nella quale sono coinvolti università, centri di ricerca come l'Istituto Nazionale di Astrofisica e l'industria».

La Thales Alenia Space è infatti primo contraente per l'intero programma. Tra i fiori all'occhiello della tecnologia italiana c'è il trapano, progettato dal Politecnico di Milano e realizzato dalla Selex Galileo per perforare il suolo marziano fino alla profondità di due metri.

L'uomo sul Pianeta Rosso Di certo inviare su Marte robot e sonde è una cosa completamente diversa rispetto ad una missione umana, come quella che gli Stati Uniti puntano a realizzare fra il 2030 e il 2040. «Sappiamo che il grande sogno americano, condiviso da altri, è poter arrivare su Marte con un equipaggio umano, ma per questo - dice Battison - dobbiamo risolvere il problema dell'esposizione ai raggi cosmici dell'organismo umano, così come quello degli effetti prolungati dell'assenza di peso e dei ritmi alterati del sonno. Non dimentichiamo, infatti, che una missione su Marte potrebbe durare circa due anni».

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