Il meglio del cinema israeliano arriva a Roma. Il 1 novembre si apre la nuova edizione del Pitigliani Kolnòa Festival (Pkf), principale rassegna italiana di cinema israeliano e di argomento ebraico.
Cinque giorni scanditi da proiezioni e incontri, tra la Casa del Cinema di Villa Borghese e l'Istituto Pitigliani, uno dei luoghi di riferimento culturale per la comunità ebraica cittadina. «In questi anni parla molto del 'miracolò del cinema israeliano», ha sottolineato oggi Eldad Golan, addetto culturale dell'ambasciata israeliana a Roma, durante la conferenza di presentazione della rassegna.
«La qualità dei nostri film, registi e attori è sensibilmente aumentata.
«È un'anteprima nazionale», ha precisato la direttrice artistica del Pkf, Ariela Piattelli. «È un film duro e bellissimo, girato quasi interamente in una stanza. A Cannes ha ricevuto critiche entusiastiche». Tra gli ospiti di rilievo della kermesse brilla l'attrice Gila Almagor, definita 'la Anna Magnani del cinema israelianò, con all'attivo oltre 50 film e premi prestigiosi.
Il 2 novembre presenterà insieme a Gilberto Tofano "Matzor", girato nel 1969 proprio da Tofano, caso inusuale di regista italiano chiamato a dirigere una produzione israeliana. Il programma del festival quest'anno rende anche omaggio ad Assi Dayan (figlio di Moshe), regista e attore scomparso di recente, con la proiezione di alcuni suoi lavori, tra cui "Life according to Agfa" - interpretato peraltro anche da Gila Almagor. Degno di nota infine il tema del Pkf Professional Lab (laboratorio di cinema per studenti, ma non solo) che in questa edizione è dedicato interamente ai film e documentari realizzati con materiale d'archivio.