Italia e omicidi, giovanissimi e insospettabili killer nel nuovo libro di Flaminia Savelli

Italia e omicidi, giovanissimi e insospettabili killer nel nuovo libro di Flaminia Savelli
di Sabrina Quartieri
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Domenica 22 Novembre 2015, 18:00 - Ultimo aggiornamento: 10 Dicembre, 09:14
Dal pazzo di Sarzana, al delitto di Novi Ligure, fino alla mantide di Casandrino. Tutti casi di cronaca nera con un unico comune denominatore: l’età giovanissima dei killer.



Per la prima volta con una narrazione sviluppata dal punto di vista dei "colpevoli" e non delle vittime, come invece nei suoi tre precedenti libri, la giornalista e scrittrice Flaminia Savelli torna nelle librerie con "Giovani, carini ma assassini”, edito da Newton Compton.













Pagina dopo pagina, attraverso documenti inediti, l’autrice ripercorre ben 20 storie, dagli anni Venti ai giorni nostri, tra le più eclatanti di giovani insospettabili criminali che hanno sconvolto l’Italia. Ragazzi carini, diventati improvvisamente assassini spietati, capaci di uccidere per soldi, noia, ribellione, o spesso senza un vero motivo.



Nel libro c’è una ricostruzione puntuale di quanto è avvenuto, ma il movente resta un mistero: qual è l’origine di questo male che improvvisamente esplode in contesti per lo più insospettabili? Come spiega l’autrice, “molto spesso nessuno è riuscito a capire cosa sia scattato nella testa di questi ragazzi”, che erano l’orgoglio dei loro genitori o i migliori amici di una vita. Tra i casi raccontati, c’è il massacro del Circeo, con i giovani della Roma bene, che rapirono, torturarono e uccisero Donatella Colasanti e Rosaria Lopez nel 1975. Una notizia che provocò grande scalpore, proprio perché i carnefici erano degli insospettabili di buona famiglia (in una lunga intervista riportata nel libro, Angelo Izzo spiega come e perché, insieme ai suoi amici, mise a segno un delitto così atroce); c’è Roberto Succo, lo spietato “killer dagli occhi di ghiaccio”: figlio di un carabiniere, il giovane prima ammazzò i genitori e poi si nascose in Francia, dove commise almeno altri 10 terribili omicidi.



Ancora, nell’ultimo lavoro di Savelli si raccontano le vicende sconvolgenti delle bestie di Satana, un gruppo di ragazzi che uccide in nome del demonio. Nelle pagine del volume si riporta la complicata matassa di intrecci e di relazioni tra i giovanissimi accusati dell'uccisione di due loro coetanei. Ammazzati perché, secondo quanto venne ricostruito in sede processuale, volevano uscire dalla setta. C’è poi il delitto di Doretta Graneris che, con la complicità del fidanzato, uccise a colpi di arma da fuoco l’intera famiglia; e quello del cacciatore di bambini, Luigi Chiatti, ricordato come “il mostro di Foligno”. Immancabile, con un racconto che cerca di analizzare e ricostruire le motivazioni che portarono i due giovani a organizzare il terribile delitto, il caso di Erika e Omar, la coppietta di fidanzatini che sconvolse l'Italia intera, uccidendo il fratellino e la mamma di lei.



Tutti killer spietati under 30 armati di pistole e coltelli, legati da una sola domanda: come può un giovane qualunque trasformarsi in un feroce assassino? Con l’approccio distaccato di una validissima cronista, Flaminia Savelli nel libro non esprime opinioni: “Lo scopo - spiega l’autrice - era capire cosa spingesse un adolescente inserito nella società, e in un contesto familiare sano ed equilibrato, a compiere un delitto con tanta violenza. Un interrogativo, tuttavia, a cui non si è potuto sempre dare una risposta. Da giornalista, ho voluto raccontare i fatti, lasciando al lettore la possibilità di trarre le conclusioni ”.



Flaminia Savelli “Giovani, carini ma assassini” (Newton Compton, pagg. 288, euro 9,90)