Torna l'A-Team, novità nel tv-reboot: sono le donne a essere protagoniste

Torna l'A-Team, novità nel tv-reboot: sono le donne a essere protagoniste
di Giacomo Perra
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 30 Settembre 2015, 11:13 - Ultimo aggiornamento: 5 Ottobre, 18:23

Direttamente dagli anni 80 una delle serie più amate di sempre è pronta a tornare per riconquistare il piccolo schermo: si tratta di “A-Team”, di cui la “20th Century Fox” starebbe pensando di realizzare un reboot. A occuparsi del progetto dovrebbe essere, in qualità di produttore esecutivo, Chris Morgan, già autore dello script di “Fast & Furios”. Accanto a lui, in veste di sceneggiatore, dovremmo trovare poi Albert Kim, coinvolto in passato nella realizzazione di “Sleepy Hollow”.

Poche le indiscrezioni, invece, per quanto riguarda i nomi degli attori.

Secondo il portale deadline.com, a formare il cast di questo nuovo ciclo di avventure del celebre telefilm dovrebbe essere un gruppo di uomini e donne, una inversione di tendenza rispetto al serial originale, in cui i primi la facevano assolutamente da padrone.

Creato da Frank Lupo e Stephen J. Cannell e trasmesso dalla “Nbc” dal 1983 al 1987, “A-Team” raccontava infatti le peripezie di quattro reduci del Vietnam ingiustamente accusati di aver rapinato la banca di Hanoi e perciò costretti, dopo essere evasi, a sopravvivere lavorando come mercenari (generalmente al servizio di giuste cause). A interpretarli erano gli indimenticabili volti (e corpi) di George Peppard (il Paul di “Colazione da Tiffany”), nel ruolo del colonnello John “Hannibal” Smith, di Dwight Schultz, nei panni dell’eccentrico Murdock, di Dirk Benedict, in quelli del playboy “Sberla”, e di Mr. T, famoso per essere stato l’antagonista di Sylvester Stallone in “Rocky III”, nella parte del muscoloso e “cattivissimo” “P.E.” Baracus. Ad accompagnarli, nei 98 episodi andati in onda, uno stuolo di guest star (da Boy George al wrestler Hulk Hogan) e, fino alla metà della seconda delle cinque stagioni, la giornalista Amy Allen, impersonata dall’attrice statunitense Melinda Culea e “fatta fuori”, stando alle voci, dall’insistenza di Peppard, che, a quanto pare, non gradiva un ruolo femminile di peso.

Esportata in tutto il mondo e diventata, grazie anche alla morale spicciola ma irresistibile per cui a trionfare erano sempre i più deboli, un cult imperdibile, la serie vanta pure una omonima trasposizione cinematografica, interpretata, tra gli altri, da Bradley Cooper e Liam Neeson. Uscì nel 2010 e a produrla (guarda il caso) fu proprio la “20th Century Fox”.