Roma, spari a Pineta Sacchetti tra carabinieri e ladri: panico tra i residenti

Roma, spari a Pineta Sacchetti tra carabinieri e ladri: panico tra i residenti
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Lunedì 24 Agosto 2015, 05:45 - Ultimo aggiornamento: 25 Agosto, 16:11
L'allarme, le volanti, gli spari. Era buio e nella città deserta chi dormiva è stato svegliato da due colpi d'arma da fuoco, le volanti dei carabinieri, un inseguimento. E' accaduto verso le quattro di notte di ieri in via di villa Maggiorani a Pineta Sacchetti, non lontano dal policlinico Gemelli. La pattuglia radiomobile è intervenuta su segnalazione dei residenti al 112: dei ladri si erano introdotti in due appartamenti al primo e al secondo piano ed era saltato l'allarme. I padroni di casa erano non lontano da Roma e anch'essi sono arrivati di corsa in via di villa Maggiorani.



Le forze dell'ordine una volta sul posto si sono trovate davanti due persone con il volto coperto da passamontagna, una delle due armate. Per indurle a fermarsi hanno esploso a scopo intimidatorio dei colpi d'arma da fuoco verso l'alto, ma niente. I due malviventi sono riusciti a forzare il posto di blocco e a scappare nelle viette secondarie a ridosso della pista ciclopedonale.

Seppur non abbiano sparato ad altezza uomo, lo stesso la scena ha creato tra i residenti momenti di panico. Sul posto per i rilievi e per refertare gli oggetti trafugati (poi recuperati, quantomeno i gioielli) i carabinieri del comando Roma-stazione Montemario.



ZONA AL SETACCIO

I carabinieri hanno setacciato tutta la zona ma dei ladri non c'era più nessuna traccia. «Per fortuna che siamo ancora in estate e non c'era nessuno per strada perché la reazione del ladri poteva essere più pesante», hanno raccontato spaventati i residenti.

Due gli appartamenti presi di mira, uno al primo piano e l'altro al secondo, i ladri sono entrati in casa dall'esterno, dalle finestre sfruttando il fatto che le abitazioni fossero disabitate e che in giro la città fosse deserta. Ma l'allarme è scattato, avvisando immediatamente uno dei due proprietari, che non era molto lontano dalla capitale.

Intanto partivano le chiamate al 112 nel cuore della notte. Il tempo di arrivare sul posto, trovarsi davanti quei due uomini incappucciati, anche armati e la decisione di sparare in aria, come si fa in questi casi, per cercare di fermarli.