Roma, pusher fermato muore dopo l'arresto

Roma, pusher fermato muore dopo l'arresto
di Marco De Risi e Alessia Marani
2 Minuti di Lettura
Giovedì 18 Giugno 2015, 06:05 - Ultimo aggiornamento: 08:12
È morto dopo essere stato appena arrestato dalla polizia per droga. Joseph Lugard Omosaiye, nigeriano di 55 anni e una sfilza di precedenti penali alle spalle, si è sentito male ieri pomeriggio subito dopo essere sceso dalla volante di polizia con cui gli agenti de La Romanina lo stavano portando in ufficio per gli atti di rito.



Poco prima aveva avuto una colluttazione in strada con i poliziotti. Lo straniero ha accusato un malore improvvisamente proprio nel parcheggio del commissariato, si è accasciato al suolo e inutile è stata la corsa dell'ambulanza del 118. I sanitari arrivati sul posto hanno disperatamente tentato di salvargli la vita, ma malgrado le manovre rianimatorie dei medici, non ce l'ha fatta.



GLI ACCERTAMENTI Secondo un primo esame esterno, sul corpo del nigeriano non vi sarebbero segni di violenza o comunque tali da fare pensare a un pestaggio, ma comunque il pm di turno ha disposto l'autopsia per fugare ogni dubbio di un nuovo caso Cucchi.



Della vicenda è stato informato anche il procuratore capo Giuseppe Pignatone che sta seguendo il caso da vicino. La Procura ieri sera stava ascoltando gli agenti coinvolti e alcuni testimoni che erano presenti al momento del fermo, avvenuto in via Zagarise, stradina di periferia a Casal Morena. Inoltre, gli inquirenti (indaga la Squadra Mobile) stanno acquisendo le immagini registrate da alcune telecamere di zona nella speranza che possano essere utili a risolvere il giallo.



L'APPOSTAMENTO Da tempo gli investigatori del commissariato erano sulle tracce di Omosaiye e di altri spacciatori del posto, incalzati anche dai residenti stanchi di vedere gli spacciatori continuamente in azione nel quartiere, dove già furti e rapine sono all'ordine del giorno. Ieri, durante l'ennesimo appostamento in borghese, i poliziotti hanno, dunque, deciso di intervenire.



Erano più o meno le 17,40. Gli agenti sono usciti allo scoperto con l'intento di controllarlo, ma lui sentitosi subito braccato, si è dato alla fuga. È corso via come un fulmine, secondo quanto riportato in una nota ufficiale della Questura, «cadendo in terra per due volte», venendo comunque «in breve raggiunto», poi «causa le sue resistenze contro gli agenti, ne è nata una colluttazione, conclusa con non poche difficoltà». Il tutto davanti ad alcuni passanti che hanno osservato la scena.



Nelle tasche dell'uomo, finalmente bloccato e identificato, la polizia trova alcune dosi di eroina già confezionate e pronte per essere piazzate ai consumatori abituali, quanto basta per dichiararlo in stato di arresto.



Omosaiye viene caricato sulla volante coi colori di Stato nel frattempo intervenuta a dare man forte ai colleghi. Direzione commissariato Romanina per procedere ai verbali di denuncia e di sequestro, come routine. Ma lo straniero è molto provato.



Appena mette piede sull'asfalto nel piazzale del parcheggio si sente male, perde i sensi. Gli agenti chiamano subito il 118. Ma non c'è nulla da fare. Forse un infarto, ma sarà l'autopsia a stabilirlo e a doverne chiarire le cause.