Il Macro guiderà il nuovo polo museale del contemporaneo, un bando per il super direttore

Il Macro guiderà il nuovo polo museale del contemporaneo, un bando per il super direttore
di Laura Larcan
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Giovedì 16 Ottobre 2014, 21:46 - Ultimo aggiornamento: 21 Ottobre, 16:17
Il Macro aspettava da tempo il suo direttore “ufficiale” e per lui arriva invece una riorganizzazione “strutturale”.



Il Museo di via Nizza, col suo pendant a Testaccio, farà da capogruppo nel nuovo polo dei musei civici dedicati al moderno e contemporaneo. Nasce una nuova struttura operativa all’interno della Sovrintendenza capitolina che mette insieme tre strutture museali.



Si tratta del Museo di Roma a Palazzo Braschi (il museo dedicato alla città e ai suoi cambiamenti sociali e urbani attraverso le testimonianze dell'arte e della fotografia), la Galleria d'arte moderna (con la sua importante collezione dedicata al Novecento e alle scuole romane) e il Macro. Un polo che avrà al vertice un suo unico dirigente. Un restyling in extremis approvato dalla giunta capitolina (in una delibera che riguarda l'organizzazione e le strutture di direzione di Roma Capitale).



Nei prossimi giorni, fa sapere l’assessore alla Cultura Giovanna Marinelli, forte del suo nuovo consulente per l’arte contemporanea Emiliano Paoletti, verrà pubblicato il bando per questa nuova figura: sarà un bando per titoli, aperto all’interno e all’esterno dell’amministrazione comunale. Fino ad oggi il Macro è stato portato avanti dalla direzione ad interim (prorogata cinque volte) di Alberta Campitelli, il cui mandato è scaduto il 30 settembre scorso per non essere più rinnovato.



Palazzo Braschi rientrava nella struttura organizzativa dei musei medievali e moderni sotto la direzione di Pier Luigi Mattera, il cui mandato è scaduto due giorni fa. E anche per lui nessuna riconferma (tant’è che il sovrintendente Claudio Parisi Presicce ha preso sotto la sua direzione il circuito dei musei). La Galleria comunale è diretta dalla storica dell’arte Federica Pirani, il cui nome ha circolato più volte per la guida del Macro. Ed è anche l'unico nome che rimane ancora al suo posto, a differenza degli altri due dirigenti.



A questo punto sembra tutta da rivedere la soluzione prospettata per il Macro, di un trasferimento dall’ala della Sovrintendenza all’azienda Palaexpo. L’assessore Marinelli ci tiene a ribadire infatti la vocazione del Macro di museo civico. «È un grande passo avanti in un percorso che dovrà proseguire per dare ancora più spazio al contemporaneo coordinando nel modo migliore tutte le istituzioni che fanno riferimento all'amministrazione - dice la Marinelli - Siamo convinti che questo contribuirà al rilancio del Macro, che nasce - voglio ricordarlo - con una forte vocazione di museo civico, capace di promuovere l'arte contemporanea di questa città e l'arte che questa città vuole raccontare».
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