Funerali Casamonica, continua la bufera politica. M5S: «Sciogliere il Comune»

Funerali Casamonica, continua la bufera politica. M5S: «Sciogliere il Comune»
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Venerdì 21 Agosto 2015, 16:16 - Ultimo aggiornamento: 17:13
Non si placa la bufera delle reazioni politiche scatenata dal funerale romano del boss Vittorio Casamonica.



«Lo scioglimento per mafia del Comune di Roma non è più rinviabile, bisogna azzerare e ripartire daccapo. La città è allo sbando», attacca la deputata romana M5S Roberta Lombardi. «Ieri il clan dei Casamonica sapendo di poter contare sulla complicità silente di troppi, ha dato sfoggio di assoluta impunità, dimostrando che "Roma è mio territorio". Roma è come Corleone. Che cos'altro deve accadere per sciogliere il comune per mafia?».



«Togliamo il governo ai partiti e la mafia muore di fame. Bisogna andare a votare per il Comune di Roma il prima possibile. Se Marino non vuole dimettersi, da ieri c'è una ragione in più per sciogliere il Campidoglio per mafia. Noi ci saremo con un nostro candidato Sindaco e una nostra lista, correremo da soli», scrive invece su Facebook il grillino Vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio: «Quello di ieri - scrive - è stato il funerale della legalità».



Il capogruppo di Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli sottolinea invece che «A poche settimane dall'inizio del Giubileo, il volo dell'elicottero sul popoloso quartiere Tuscolano della Capitale, non autorizzato, dimostra che Roma è vulnerabile. Potevano tirare bombe anzichè petali e potevano essere terroristi anzichè nostalgici del Padrino. E la risposta del sindaco, del prefetto e del questore quale sarebbe stata? La verità è che chi doveva vigilare non ne è stato capace. Roma è stata gettata nel ridicolo ancora una volta agli occhi del mondo», commenta ancora Rampelli, che annuncia:«È già pronta l'interrogazione parlamentare cui dovrà rispondere Renzi su chi e con quali mezzi a Roma deve garantire la sicurezza dei cittadini e stroncare la delinquenza, a iniziare da quella dei nomadi».




«A Roma succede di tutto e non c'è mai un responsabile. Non c'è nulla che funziona. Mai una parola di autocritica da parte di chi da anni ha governato o governa questa città. Mai un responsabile delle inefficienze, del degrado, degli scandali. Mai alcuno che abbia la dignità di chiedere scusa. Basta di tutti questi Ponzio Pilato», commenta Alfio Marchini, «È giunto il tempo di restituire a Roma benessere, ordine, sicurezza e dignità».



Enrico Zanetti, segretario politico di Scelta Civica, dichiara in una nota: «L'indegna sceneggiata in cui è stato trasformato il funerale di Casamonica non può essere derubricato a sfregio alla città di Roma.
Vediamo troppa sottovalutazione in molti commenti verso quello che è stato un vero e proprio passaggio a vuoto dello Stato. Pretendiamo ora una reazione forte da tutte le istituzioni, anzi fortissima, per insegnare cosa produce la protervia e l'arroganza di gente che non si accontenta di delinquere, ma vuole addirittura imporsi come modello di successo su tutti i cittadini che seguono le regole per cercare di farsi strada nella vita».




Corrado Passera, presidente di Italia Unica, scrive via Twitter che «Purtroppo Roma è una città senza controllo politico, amministrativo ed etico. E la colpa è nel cattivo esempio della politica».



Giorgio Ciardi di Prima l'Italia afferma in una nota che «Fonti sindacali confermano l'impiego di personale della polizia Municipale durante i funerali di Vittorio Casamonica.



Se ció dovesse essere confermato, anche attraverso il riscontro sul modello 44 sarebbe paradossale: abbiamo assistito nella giornata di ieri ad un vergognoso scaricabarile tra i vertici istituzionali della città. Il sindaco Marino chiede a mezzo stampa spiegazioni al Prefetto, il Prefetto cade dalle nuvole, manco fosse una "nevicata d'agosto", in tutto questo un corpo di Polizia locale allo sbando fa da scorta ad un funerale che è una chiara provocazione alla città ed alle Istituzioni.



Ciò che è successo ieri è la conferma della totale inadeguatezza degli uomini alla guida della nostra città. Le stesse inchieste della Magistratura rischiano di venire ridicolizzate dai comportamenti goffi, superficiali e non all'altezza di coloro

che si nascondono o strumentalizzato Mafia Capitale per calcolo personale o politico. Un'ultima considerazione, se una cosa del genere fosse successa durante l'amministrazione Alemanno, io per primo, in qualità di delegato alla sicurezza, sarei stato immediatamente rimosso dal ruolo che ricoprivo».



Federico Gelli, deputato renziano e commissario Pd al Municipio XII di Roma chiama invece in causa il ministro Alfano: «Il ministro Alfano spieghi come sia stato possibile assistere ad uno spettacolo così inaccettabile e indecoroso in occasione dei funerali di Casamonica. Sono immagini che non solo fanno male a Roma e a tutto il nostro Paese ma che rischiano di rendere vano tutto il lavoro che stiamo svolgendo in questi mesi dopo i già avvilenti fatti di Mafia Capitale».
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