Renzi in Emilia fra comizi e proteste: «Lo sciopero contro di noi è politico»

Renzi in Emilia fra comizi e proteste: «Lo sciopero contro di noi è politico»
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Giovedì 20 Novembre 2014, 23:07 - Ultimo aggiornamento: 21 Novembre, 17:52

Nonostante le proteste e le contestazioni, Matteo Renzi è salito sul palco del Paladozza di Bologna per la chiusura della campagna elettorale in favore di Stefano Bonaccini, candidato Pd nelle elezioni regionali dell'Emilia Romagna.

Un'occasione che è servita al premier per tornare sul dibattito sul lavoro: «Se diciamo che le tutele dell'art.18 sono poco più che un totem ideologico non lo diciamo per abbandonare al loro destino i lavoratori licenziati ma perchè quella tutela non garantisce chi perde il lavoro ma il sistema di welfare».

Poi Renzi, rivolgendosi direttamente ai sindacati, ha sottolineato: «Non hanno scioperato contro la Fornero ma contro noi e lo fanno per un motivo politico.

Noi vogliamo bene ai sindacati che difendono i lavoratori e non i sindacati che difendono la miriade di sigle, difendiamo il lavoro e non i professionisti della burocrazia».

Parlando di legge elettorale, il premier ha detto: «Se abbiamo per ciascun collegio un capolista selezionato e poi con le preferenze scegliamo gli altri, se facciamo una legge elettorale così diventa l'unica nella società occidentale in cui chi vince vince».

«Abbiamo la possibilità di scrivere una pagina nuova, tutto il mondo sta chiedendo di tornare alla crescita e nell'Ue il Pd è il primo a dirlo», ha continuato il premier, «Tocca a noi rimettere in moto la speranza, se ce la mettiamo tutta senza piagnistei questo paese lo salviamo».

«Io sono qui innanzitutto per dire grazie del percorso che abbiamo fatto insieme, è una ragione di stima, di rispetto e amicizia. Son qui per dire a un amico che è bello che ti metti in gioco», ha detto Renzi a Stefano Bonaccini. Poi, rivolgendosi all'ex governatore Vasco Errani: «Vasco non pensi di essere in pensione, abbiamo bisogno di lui a Roma e lo andremo a prendere e lo porteremo a Roma».

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